Non dava proprio l’aria di essere il ring ideale e, invece, proprio all’assemblea regionale di Confcooperative in quel di Bagno a Ripoli va in scena il primo scontro politico tra il governatore uscente e il sindaco sfidante. Entrambi sono nel limbo, a uno manca il lasciapassare del Centrodestra – a sua volta incartato nella partita del Veneto –, l’altro non è amato, è un eufemismo, dall’attuale segreteria PD – alle prese con il caos-Prato –, ma è considerato un cavallo vincente; nessuno dei due tira indietro la gamba, anzi. Ognuno gioca con le armi che gli sono più congeniali. Alessandro Tomasi, concitato, esce dai panni dell’amministratore di territorio e, stupore in sala, tira dritto per dritto: “Basta balletti. I toscani meritano rispetto. Scegliete la data!”. E poi: “Avrò il diritto, da sfidante, di spiegare alla gente il programma?”. Eugenio Giani, che nel suo intervento precedente aveva rotto gli indugi annunciando la data del 12 ottobre (non era mancata una sferzata al Centrodestra sul ballottaggio “mai verificatosi in Toscana”), cerca di uscirne con la sua classica pillola di cultura: “Ti va bene – dice direttamente a Tomasi, interrompendolo – il 12 ottobre, per la scoperta dell’America?”. E lui, richiamando la volontà di creare anche una lista civica a supporto: “Raccoglierò le firme durante agosto, basta saperlo”. Mancheranno ancora le ufficialità delle rispettive coalizioni, ufficialmente la campagna tra i non del tutto candidati è iniziata.
