Anche Firenze nei vortici di guerra? Nel contesto della guerra Iran-Israele+USA diventerà operativa la base di Rovezzano. Si blinda anche Camp Darby, ma la Toscana è in ginocchio. La Firenze sui giornali di lunedì 23 giugno

GERMOGLI PH: 27 MAGGIO 2015 SCANDICCI EX CASERMA MILITARE DEI LUPI DI TOSCANA GONZAGA SOPRALLUOGO DEL SINDACO DI FIRENZE E IL MINISTRO DELLA DIFESA NELLA FOTO

Chiudono imprese appena aperte (4 su 10 secondo la Confesercenti) e 9.000 toscani l’anno scorso sono emigrati all’estero a fronte di una situazione economica sempre più invivibile, senza sbocchi né opportunità, ma le energie che restano a una regione fiaccata dalla crisi e dalla dismissione le si impiegano per la guerra: a Pisa, informa La Repubblica Firenze che ha riportato i dati di cui sopra, Camp Darby risulta tra le basi “blindate”, cioè messe in stato di allerta, per possibili ripercussioni a seguito degli attacchi americani sull’Iran, sebbene l’Italia non stia prendendo parte alla guerra Iran-Israele pur sostenendo Tel Aviv. Su questo inquietante sfondo, la base di Rovezzano, adesso passata anche formalmente sotto il controllo e la proprietà della NATO, si prepara a entrare in regime di piena operatività dal mese di luglio. Pur restando senza mezzi militari per un anno, si legge su La Nazione Firenze, si è tuttavia già svolta un’esercitazione delle forze di stanza tra Firenze, Siena e la Maremma per «farsi trovare pronti» nell’ottica dell’obiettivo della difesa del fronte sudorientale con annesso contrasto agli attacchi informatici per conto del contingente europeo-meridionale dell’Alleanza Atlantica. La seconda fase dei lavori di ristrutturazione della caserma è iniziata a fine maggio con un’asta che ha visto stabilito un fondo d’asta di 32 milioni di euro di coperture per i lavori di abbattimento dei due stabili della caserma, risalenti agli anni ’40, e la costruzione di una nuova palazzina per il comando da qui ai prossimi due anni. I vari presidi e comitati contro la guerra, inascoltati in questi ultimi due anni, sfrutteranno anche la notte dei fuochi di San Giovanni manifestando sul Ponte alle Grazie alle 20. Basterà? Difficile. Sicuramente si tratterà di altro denaro che potrebbe essere usato per il bene dei cittadini e che invece andrà ad arricchire i soliti noti. Come quelli per la tranvia (da oggi nuovi cantieri in viale Europa e altri divieti in via Cosseria, informa Il Tirreno Firenze) ma in una serie di sviluppi che vanno a oscurare altre notizie che pur rendono la continuità della catastrofe, tra gestori di ippodromi che impediscono al Comune l’accesso allo stabile (Il Tirreno Firenze) e l’interrogatorio all’ex sindachessa di Prato (La Repubblica Firenze), che testimoniano di una situazione finita ormai fuori controllo. È così che vogliamo andare alla guerra? (JCM)