Dopo sette mesi senza segretario generale, Firenze ora è anche senza direttore SdS a pieno regime. Lista Schmidt: “Direttore è scaduto? Chiarire, altra figura essenziale”
Dopo mesi di vuoto dirigenziale a Palazzo Vecchio, dove il segretario generale è mancato per sette mesi, adesso anche la Società della Salute di Firenze risulta senza un direttore in carica a pieno titolo. A sollevare la questione è la Lista Schmidt, che in una nota ufficiale punta il dito contro l’amministrazione comunale e chiede trasparenza sulla gestione dell’incarico dirigenziale. “L’incarico del direttore della Società della Salute è scaduto e si attende la nuova nomina”, si legge nel comunicato. Il riferimento è a Marco Nerattini, direttore in carica dal 1° luglio 2021, il cui mandato triennale, secondo quanto riportato, sarebbe scaduto nel luglio 2024.
La Lista Schmidt, nel ringraziare Nerattini per il lavoro svolto, sottolinea la criticità della situazione attuale. Infatti, la funzione di direttore, fondamentale per il corretto funzionamento del consorzio sociosanitario, non risulta coperta pienamente da alcun incarico ufficiale: “Il suo incarico, che dovrebbe essere triennale, è iniziato il 1° luglio 2021, quindi è tecnicamente scaduto e non da ora, ma da un anno“, aggiunge la Lista.
Un ulteriore elemento di incertezza è dato dal fatto che, secondo documentazione visionata dalla Lista Schmidt, Nerattini firmerebbe atti in qualità di “direttore pro tempore”. Una formula che, di fatto, conferma l’assenza di una nomina definitiva:“Ci risulta che, al momento, sia stato dato, nelle more, potere di firma a Nerattini come direttore del Sociale e a Baggiani, della direzione sanitaria dell’Azienda sanitaria.” La questione viene ora portata all’attenzione dell’amministrazione Funaro, e in particolare dell’assessore Paulesu, responsabile del settore: “Chiediamo alla Giunta Funaro e in particolare all’assessore Paulesu di fare chiarezza e di precisare una volta per tutte quando ci sarà la nuova nomina.” In attesa di risposte da parte della Giunta, resta aperto l’interrogativo sulla governance e sulla continuità amministrativa di un settore cruciale per la tenuta del welfare cittadino.