Nel tardo pomeriggio di ieri, un nuovo incendio ha interessato l’ex mobilificio Becagli (proprietà Antilotex), tra via XI Agosto, via Mario Luzi e via Pietro Fanfani nel quartiere di Castello. È l’ennesimo episodio in una lunga serie che trasforma quello che fu un sito produttivo in un simbolo del degrado e dell’inerzia amministrativa. E come le altre volte, oltre alle coltri di fumo, si alzano anche le voci dell’opposizione.
“Nell’ottobre 2023 l’amministrazione comunale aveva emesso un’ordinanza sindacale per imporre alla proprietà la messa in sicurezza e la bonifica dell’area, a cui era stato annunciato ricorso al TAR” dichiarano in una nota congiunta Matteo Chelli e Angela Sirello, consigliere e capogruppo di Fratelli d’Italia.
“Al di là, però, degli aspetti giudiziari, tutto è ancora fermo, soprattutto a livello urbanistico. Non si sono fatti passi avanti, evidentemente per l’incapacità di interloquire con una proprietà attiva e che sembrava volenterosa di rendere l’area appetibile sul mercato. L’amministrazione è capace di mettersi al tavolo e trovare una soluzione? L’assenza della funzione di intermediazione e propositiva della politica fa male alla città e ai cittadini”.
Già nel Luglio 2023 si era verificato l’ennesimo incendio all’interno dell’ex mobilificio. In quell’occasione Chelli aveva denunciato l’abbandono incontrollato di rifiuti nello stabile, trasformato in un dormitorio e discarica abusiva anche di materiali da cantiere, esprimendo forte preoccupazione per la sicurezza dell’area, vicina a abitazioni e aziende, e sollecitando un’assunzione di responsabilità e interventi urgenti per evitare ulteriori rischi.