Il mandato al sindaco non è “una delega in bianco”. Schmidt, Sabatini e Bambagioni: “Quando un sindaco parla ci si aspetta mantenga la parola”
“L’assenza del segretario generale, causata a questo punto dalla mancata volontà di nominarlo – quando un sindaco parla ci si aspetta mantenga la parola e l’inizio della settimana non è il giovedì –, sta creando un vulnus e costituisce un pericoloso precedente per le istituzioni e la democrazia. Il potere, in un sistema democratico, non può essere senza contropoteri e senza controllori; il segretario generale assolve a funzioni che non possono essere delegate o compresse a piacimento. In più, è previsto dalla legge e non nominarlo apre scenari pericolosi. La città deve sapere che questa assenza, che si prolunga da 7 mesi, compromette l’operatività della macchina amministrativa, la buona gestione, il corretto funzionamento di tutta l’amministrazione, l’anticorruzione. Facciamo un appello alla Prefettura e, a questo punto, anche al Ministero affinché si attivino anche loro per sbloccare questa nomina, richiamando un’amministrazione che sembra voler agire al di sopra della legge, violando palesemente una norma del nostro ordinamento. Siamo sconvolti e molto preoccupati e auspichiamo quanto prima un ravvedimento, seppur tardivo, della sindaca Funaro. Un sindaco senza segretario diventa un potente che non vuole cedere il controllo. Qualsiasi istituzione politica è depositaria di un mandato, che non è una delega in bianco, e non può atteggiarsi con supponenza e sprezzo della legge”.
Lo affermano, in una nota, i consiglieri comunali Eike Schmidt, Paolo Bambagioni, Massimo Sabatini della Lista civica Eike Schmidt.
In copertina: copyright Fotocronache Germogli
