Approvata stretta sugli affitti brevi, mentre proseguono le grandi operazioni immobiliari destinate al turismo

Germogli Ph 18 luglio 2017 Empoli Pendolari e turisti bloccati alla stazione ferroviaria di Empoli per incendio sulla linea ferroviaria Empoli-Pisa taxi trolley turismo passeggeri ritardi code caos pullman sostitutivo. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germogli

Dopo una lunga e accesa maratona nel Salone dei Duecento, il Consiglio comunale di Firenze ha approvato il nuovo regolamento sugli affitti brevi, con una tardiva convocazione dei rappresentanti degli stakeholder e delle associazioni di categoria che è avvenuta solo quattro ore prima della seduta, un atto che i consiglieri di FdI Matteo Chelli e Giovanni Gandolfo non hanno esitato a definire una “foglia di fico”.

La delibera è stata approvata al termine di una discussione fiume accompagnata da ben 107 emendamenti. Con 22 voti favorevoli (Partito Democratico, Alleanza Verdi e Sinistra – Ecolò e Lista civica Sara Funaro), 8 contrari (Fratelli d’Italia, Lista civica Eike Schmidt, Forza Italia, Lega e Italia Viva) e le astensioni di Sinistra Progetto Comune, Movimento 5 Stelle e Firenze Democratica, l’assemblea ha dato il via libera alla normativa destinata a limitare ulteriormente gli affitti brevi nel capoluogo toscano: una misura che, nelle intenzioni dell’amministrazione, punta a frenare il cosiddetto fenomeno dell’overtourism.

Il regolamento introdurrà nuove strette per gli affitti brevi: da un lato, l’istituzione di un registro comunale degli affitti brevi, dall’altro l’obbligo di autorizzazioni valide 5 anni, legate sia all’immobile che al proprietario. In caso di compravendita, l’autorizzazione decade automaticamente. Le sanzioni previste per chi opera fuori dalle regole andranno da 1000 a 10 mila euro. La delibera conferma il blocco delle nuove autorizzazioni nell’area UNESCO, misura già annunciata dalla Giunta e ora formalmente adottata dal Consiglio. L’Amministrazione si riserva inoltre la possibilità di ridefinire le aree in cui applicare restrizioni, o di introdurne di nuove, sulla base dei dati raccolti attraverso un monitoraggio affidato al Dipartimento MEMOTEF dell’Università La Sapienza di Roma.

Tra gli altri vincoli stabiliti, è previsto un limite minimo di 28 metri quadrati per le abitazioni in cui si possono attivare locazioni turistiche brevi. Sono esclusi dal regolamento i casi in cui il proprietario risieda nella stessa unità immobiliare, consentendo quindi affitti parziali dell’abitazione principale. Il nuovo regolamento si allinea al Testo Unico sul Turismo della Regione Toscana, che prevede una deroga triennale per gli immobili già destinati a locazioni turistiche brevi nel 2024. Il provvedimento entrerà in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione all’albo pretorio.

Tutto ciò si inserisce nella narrativa ormai consolidata nelle comunicazioni ufficiali dell’amministrazione, secondo cui i principali responsabili dell’overtourism sarebbero i cittadini che affittano a breve termine seconde case o immobili ereditati. Singolare che a lanciare la stretta sia la stessa parte politica che per anni ha spalancato le porte ai tanti alberghi mascherati da “studentati” (sono ad oggi oltre dodici, per un totale di 4000 camere), ed alla conversione di edifici storici in strutture extra-lusso, spesso attraverso formule contrattuali simili a quelle alberghiere.

Foto: Copyright Fotocronache Germogli