Dopo il consiglio comunale di lunedì 22 dicembre in cui la Giunta e la maggioranza del Pd hanno confermato un certo nervosismo e difficoltà nel dare risposte concrete ai cittadini sempre più arrabbiati anche fra gli elettori di sinistra e il muro alzato per difendere le magagne dei lavori dell’Artemio Frankenstein negando la creazione di una commissione d’inchiesta sui lavori ecco che solo 24 ore dopo i consiglieri d’opposizione ci riprovano.
“È uno strumento previsto dal Regolamento, e di sostegno alla città specie per un’opera pubblica così importante” affermano i proponenti Lorenzo Masi (Movimento 5 Stelle), Dimitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune) e Cecilia Del Re (Firenze Democratica) che hanno ripresentato questa mattina la delibera per l’istituzione di una Commissione d’indagine sul restyling dello Stadio Artemio Franchi, dopo il ritiro dell’atto avvenuto in Consiglio comunale.
“Se per qualcuno è sufficiente procedere con semplici approfondimenti nelle commissioni ordinarie, per noi non lo è – dichiarano i consiglieri –. La commissione d’indagine è lo strumento previsto dal regolamento per garantire trasparenza e dare risposte alla città, riteniamo sbagliato far passare il messaggio che possa essere sostituita da un ordinario approfondimento in commissione e che l’alternativa sia la procura della repubblica. Si tratta di uno strumento diverso per esercitare democraticamente un controllo, che può aiutare anche la maggioranza a fare chiarezza e a portare avanti quest’opera pubblica nel rispetto dei principi che governano l’impiego di ingenti finanziamenti pubblici che sono stati allocati su quest’opera e che se non utilizzati correttamente rischiano di essere in parte persi».
La delibera, originariamente sottoscritta da 13 consiglieri comunali, chiede di verificare la regolarità, la trasparenza e la correttezza delle attività amministrative legate all’appalto dei lavori di riqualificazione dello stadio Artemio Franchi, intervento da mesi al centro delle cronache locali e nazionali per i ritardi accumulati e per il rischio concreto di perdita dei finanziamenti PNRR e PNC.
Tutti uniti alle opposizioni contro il Pd con la ripresentazione della delibera, ora sarà la Conferenza dei capigruppo a stabilire la data in cui l’atto tornerà in discussione in Consiglio comunale, salvo eventuali ulteriori defezioni tra i consiglieri firmatari.
Al tempo stesso, non si esclude che altri consiglieri possano decidere di aderire all’iniziativa, rafforzando la richiesta di una commissione d’indagine portata avanti dalle forze di minoranza e maggioranza del consiglio su una vicenda di grande rilevanza per la città.
“Firenze ha diritto alla massima trasparenza su un’opera così rilevante – concludono Masi, Palagi e Del Re –. Continueremo a batterci affinché il Consiglio comunale eserciti fino in fondo il proprio ruolo di controllo”.
