Artemio Frankenstein, ecco il subappalto: nuovo rattoppo, nuovo ritardo? Critico Sabatini (Lista Schmidt): “Almeno altri 3 mesi di ritardo”

GERMOGLI PH: 20 NOVEMBRE 2024 FIRENZE STADIO ARTEMIO FRANCHI LAVORI

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Dopo un anno e mezzo di cantiere ecco il subappalto (quello che il PD voleva cancellare dagli appalti pubblici): cambio di ditta e rischio di ulteriori ritardi. Perché solo ora?

 

“La notizia”, emersa oggi su La Nazione e non in una comunicazione ufficiale da parte della Giunta Funaro, della “concessione di un subappalto per le strutture metalliche” dello stadio comunale Artemio Franchi “ne contiene un’altra, più importante e seria: questa scelta rischia di tradursi in ulteriore ritardo”. Questo il commento di Massimo Sabatini, consigliere comunale della Lista civica Eike Schmidt e vicepresidente della commissione urbanistica del Comune di Firenze.

“I subappalti – spiega Sabatini in una nota –, sono in genere esclusi dai Rup (Responsabile Unico Progetto) nei grandi appalti pubblici per garantire la qualità massima del manufatto e azzerare il rischio di spreco e corruzione, che ha gioco più facile quando ci sono più passaggi (appalto, subappalto, etc). In questo caso, invece, perché si concede un subappalto? Si apre, evidentemente, perché la ditta che era stata inserita nel raggruppamento originario di imprese assegnatarie non si è rivelata disponibile o adatta. Con tutta probabilità, ma lo verificheremo col tempo, è stato inserito un componente – è la ricostruzione di Sabatini – che produceva strutture in acciaio solo per fare punteggio di gara. Alla resa dei conti sul campo, però, esso si è rivelato inefficace. Un qualcosa che si doveva vedere fin dall’inizio, al momento delle prime valutazioni; non dopo un anno e mezzo di cantiere”.

“E ora che accade nella pratica? In buona sostanza, adesso, si procede azzerando il tempo di questa tappa costruttiva – prosegue il consigliere comunale –. Il cronometro della fase riparte dall’inizio: è questo l’effetto della scelta odierna. Infatti la Cimolai, che è davvero una grande azienda, ripartirà dalla progettazione, dalla creazione dei disegni costruttivi, e solo dopo molte settimane, anzi mesi, passerà alla costruzione e quindi all’assemblaggio e trasporto. È una ditta, ricordiamocelo, che oggi non è in cantiere e qui a Firenze ci deve ancora entrare. Ed il solo ingresso in cantiere di una nuova ditta comporta un ritardo. Una prassi che un buon osservatore non può non far notare. Sommando tutte queste componenti andremo ad accumulare come minimo altri tre o quattro mesi di ritardo che si aggiungono agli otto già accumulati. Una contabilità del ritardo che rende vane anche le vecchie e le recenti dichiarazioni del sindaco di Firenze. Una grande opera di politica degli annunci che si sta traducendo solo in grandi prese di giro”.

“A proposito: dove è il nuovo cronoprogramma annunciato “in pochi giorni” in data 22 ottobre? Davvero si pensa di poter rispettare la chimera del 2029 con ulteriori ritardi? Non era la maggioranza sempre ostile alla pratica del subappalto nei lavori pubblici? Infine, stiamo forse pagando consulenti a chiamata per il controllo di questa opera?”, si domanda Sabatini.

In copertina: copyright Fotocronache Germogli