Non poteva passare in sordina la notizia della morte, avvenuta ieri a Padova all’età di 83 anni nella RSA dove stava scontando la pena, di Rodolfo Fiesoli, fondatore della comunità del Forteto: ne hanno infatti parlato Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino, La Nazione (sia fiorentina che nazionale) e Tirreno Firenze. Una morte che si porta dietro tanti misteri e resta avvolta nell’oscurità, come sempre più oscura è la nostra regione che resta avvolta nel crimine e nella delinquenza: si registra addirittura un +41% di casi di delitti compiuti da minori rispetto al 2019, una percentuale che sfora il 50% se raffrontata ad anni ancora precedenti, soprattutto tra Firenze e Lucca, come riporta La Repubblica Firenze, la quale, insieme a Corriere Fiorentino, La Nazione Firenze e Il Tirreno Firenze, ha dato ampio spazio al gesto eroico di un tassista che ha recuperato la borsetta a una ragazza palestinese appena derubata dalle parti di Santo Spirito: interviste, festeggiamenti e addirittura le congratulazioni dalla sindachessa e da Italia Viva. Chissà, però, se e quando arriveranno fatti concreti per impedire il ripetersi di simili episodi, tanto più che il soggetto autore del furto, viene specificato, è ben conosciuto in zona. E se, sulla Nazione fiorentina, apprendiamo che rispetto all’ultimo anno del pre-Covid il potere d’acquisto dei nostri concittadini è calato del 4,5% e si contano rincari per 1.400€ a testa (319 in più solo per l’alimentazione, +14,7%, affitti a più del 5%) e si può arrivare a pagare un’arancia 1,40€, come in Oltrarno vicino a Ponte Vecchio, Gucci non si pone di questi problemi e continua imperterrito nell’organizzazione della sua sfilata: questa ha già causato il transennamento di piazza Santo Spirito, ovviamente tirata a lucido solo adesso nonostante i gravi problemi di degrado che vive da decenni, noncurante delle proteste e delle rimostranze dei residenti, di cui leggiamo sul Corriere Fiorentino. Qui, e di nuovo su La Nazione Firenze, leggiamo anche che sono scesi in piazza anche gli insegnanti di sostegno, con le stesse motivazioni dei docenti degli atenei di cui parlavamo ieri: basta precarietà e lavoro sottopagato, gestione diretta da parte della scuola o del ministero. (JCM)
In copertina: Copyright Fotocronache Germogli