Aumentano le spese, diminuiscono sicurezza e lavoratori. Nella “città più sicura” va in scena il secondo furto in due mesi nella villa di Nardella. La Firenze sui giornali di lunedì 18 agosto

Germogli Ph 21 dicembre 2018 Pontedera inaugurazione nuovo reparto di terapia intensiva ospedale Lotti infermiere Esposito/Fotocronache Germogli

Condividi sui social

La “città più sicura” tanto vantata dall’ex sindaco Nardella è una delle tante proverbiali bugie dalle gambecorte, che in questo caso ha avuto però l’ennesimo, beffardo contraccolpo nel secondo colpo tentato nella sua villa, con risultati poco migliori rispetto a giugno. La notizia, riportata da La Nazione Firenze, si accompagna a quella ben più grave dell’operazione analoga effettuata nell’abitazione del DJ Marco Laschi e che ha portato a una refurtiva di 100.000€ in cui, oltre a scarpe e oggetti di lusso, gli sono state portate via addirittura le protesi che gli servono per deambulare. Un’autentica infamia che si staglia sullo sfondo di un quadro orrido sotto tutti i punti di vista e comune a tutta la Toscana: a proposito dell’ambito sanità, registriamo un aumento del 5% delle spese nel primo semestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2024, con una probabilità di raggiungere i 90 milioni di euro in farmaci alla fine dell’anno. Sono dati pubblicati su Repubblica Firenze, dalla quale, mettendola a paragone col Tirreno, emerge che il fronte del lavoro si dibatte tra precarietà e scomparsa di mestieri: i sindacati della scuola protestano per la preponderante presenza di supplenti sugli insegnanti di ruolo e chiedono più assunzioni, mentre in dieci anni sono spariti un quarto degli artigiani in Toscana e 36.275 lavoratori manuali in generale. È la CGIA di Mestre a lanciare l’allarme per il quale, seguendo questa tendenza, «a breve trovare idraulici, fabbri e falegnami sarà un’impresa». Non abbiamo motivo di non crederlo. (JCM)

In copertina: Copyright Fotocronache Germogli