La “città più sicura” tanto vantata dall’ex sindaco Nardella è una delle tante proverbiali bugie dalle gambecorte, che in questo caso ha avuto però l’ennesimo, beffardo contraccolpo nel secondo colpo tentato nella sua villa, con risultati poco migliori rispetto a giugno. La notizia, riportata da La Nazione Firenze, si accompagna a quella ben più grave dell’operazione analoga effettuata nell’abitazione del DJ Marco Laschi e che ha portato a una refurtiva di 100.000€ in cui, oltre a scarpe e oggetti di lusso, gli sono state portate via addirittura le protesi che gli servono per deambulare. Un’autentica infamia che si staglia sullo sfondo di un quadro orrido sotto tutti i punti di vista e comune a tutta la Toscana: a proposito dell’ambito sanità, registriamo un aumento del 5% delle spese nel primo semestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2024, con una probabilità di raggiungere i 90 milioni di euro in farmaci alla fine dell’anno. Sono dati pubblicati su Repubblica Firenze, dalla quale, mettendola a paragone col Tirreno, emerge che il fronte del lavoro si dibatte tra precarietà e scomparsa di mestieri: i sindacati della scuola protestano per la preponderante presenza di supplenti sugli insegnanti di ruolo e chiedono più assunzioni, mentre in dieci anni sono spariti un quarto degli artigiani in Toscana e 36.275 lavoratori manuali in generale. È la CGIA di Mestre a lanciare l’allarme per il quale, seguendo questa tendenza, «a breve trovare idraulici, fabbri e falegnami sarà un’impresa». Non abbiamo motivo di non crederlo. (JCM)
In copertina: Copyright Fotocronache Germogli