Baby gang alla fermata della tramvia, Sabatini: “Serve un CPR. Minori fuori controllo, gestione fallimentare dell’immigrazione”

GERMOGLI PH 9 SETTEMBRE 2015 SESTO FIORENTINO GALLERIA COMMERCIALE FOSCO GIACHETTI I RESIDENTE SI LAMENTANO DELLE BABY GANG GIOVANI VANDALI CHE DISTURBANO I PASSANTI

Condividi sui social

 Dopo la brutale aggressione al 14enne davanti al The Social Hub, Sabatini interviene: “Chi delinque, anche se minorenne, deve stare dietro le sbarre”

 

Venerdì 1 settembre, nel pieno del pomeriggio, una baby gang ha seminato il panico alla fermata della tramvia in viale Spartaco Lavagnini, davanti al The Social Hub. Dopo aver creato scompiglio a bordo del convoglio, il gruppo – composto da quattro giovanissimi, presumibilmente di origine straniera – ha accerchiato e aggredito un ragazzino fiorentino di 14 anni.

Come riportato da La Nazione, il giovane è stato colpito con un martelletto frangivetro, riportando una ferita alla mano che ha richiesto sei punti di sutura. Uno degli aggressori ha anche tentato di pugnalarlo al ginocchio, fortunatamente senza successo. “Cosa guardi? Questa non è la tua zona”, gli avrebbero urlato, prima di  accerchiarlo e passare alla violenza. Il tutto per un semplice sguardo, considerato una provocazione. Il 14enne, medicato dal 118, ha una prognosi di 12 giorni. Gli aggressori sono riusciti a fuggire prima dell’arrivo della Municipale.

L’episodio ha fatto riesplodere le polemiche sul tema della sicurezza urbana e del degrado giovanile. Abbiamo intervistato il consigliere Massimo Sabatini (Lista Schmidt), chiedendogli di esprimere la sua posizione in merito all’escalation di episodi violenti che, negli ultimi mesi, sta creando un clima di crescente preoccupazione tra i fiorentini.

Consigliere, un altro episodio di violenza scuote Firenze e ancora una volta i protagonisti sono minorenni. Che cosa sta accadendo a Firenze?

“Quello che è accaduto in pieno giorno, su una delle fermate più centrali della tramvia, è l’ennesimo campanello d’allarme. Firenze è ostaggio di bande giovanili che si sentono impunite. Stando alle informazioni di cronaca riportate (La Nazione parla di soggetti verosimilmente stranieri, NdR) le radici possono essere due: da una parte i minori non accompagnati, mantenuti con il cosiddetto ‘pocket money’ che spesso usano per comprare droga e passare le giornate a delinquere; dall’altra, i figli di un’immigrazione gestita in modo fallimentare negli scorsi decenni. Ma chi li ha educati? Che senso civico hanno ricevuto?”

Comune e Regione sembrano in difficoltà nel gestire questi episodi sempre più frequenti. Quali misure andrebbero messe in campo?

“Non possiamo più ignorare questa emergenza. Firenze è una città bellissima ma è diventata terreno di caccia per queste bande giovanili. Non possiamo accettare che i nostri ragazzi abbiano paura a prendere un tram. Servono risposte, non più scuse. Il buonismo degli ultimi anni ci ha consegnato questa realtà: minori impuniti, genitori assenti o compiacenti, istituzioni paralizzate. Servono regole nuove. L’immigrazione si può e si deve gestire, ma con serietà. Basta con le accoglienze a prescindere, con i soldi dati senza controllo. Chi viene in Italia deve rispettare le regole. Chi cresce qui deve essere educato al rispetto delle leggi italiane. Chi delinque, va fermato. Subito.”

In concreto?

“Bisogna avere il coraggio di dire che un minorenne che gira con un coltello e aggredisce un coetaneo deve stare in un carcere minorile, non per strada. La minore età non può più essere una scusa. Serve subito un CPR (Centro di Permanenza per i Rimpatri) anche in Toscana. Un CPR è essenziale, checchè ne dica Giani, ormai ridotto a rispondere alle esigenze di una compagine elettorale di campolarghisti improvvisamente illuminati dal reddito di cittadinanza. A livello regionale, dobbiamo rilanciare questa richiesta: i cittadini sono stanchi, esasperati e impauriti.”

L’aggressione del 1 settembre è solo l’ultimo episodio di una lunga serie. Qualche settimana fa, tre adolescenti di origine cinese sono stati avvicinati e minacciati con una pistola da un altro gruppo di giovanissimi – anche in questo caso, secondo le testimonianze, di origine magrebina – che chiedeva denaro. Altri casi di scippi, aggressioni e intimidazioni sono stati segnalati nei quartieri di San Jacopino e Rifredi, spesso ad opera di baby criminali che si muovono indisturbati.

Foto: Copyright Fotocronache Germogli