Diversi cittadini e aziende, soprattutto nel territorio di Pistoia, hanno ricevuto lettere, biglietti, bandiere da Bernard Dika, attuale portavoce di Eugenio Giani e papabile candidato PD nel collegio di Pistoia.
Il caso è stato sollevato nei giorni scorsi da Report Pistoia, oggi è intervenuta la Lista civica “È ora!” che sostiene Alessandro Tomasi: “Chiarire costi”
“Da quanto leggiamo sulla stampa Bernard Dika, portavoce del presidente uscente Eugenio Giani, sarà candidato per il Consiglio regionale con il PD nel collegio di Pistoia. Come si apprende da Report Pistoia e dalla ricostruzione di Alberto Vivarelli, solo poche settimane fa, Dika (in precedenza La Firenze che vorrei ha scritto del caso Martina Strazzer e della partecipazione a Next Generation Fest, ideato da Dika stesso) ha spedito, a spese della Regione, un resoconto delle sue attività (169 pagine), corredato da sue foto e biglietti, e anche una bandiera della Regione Toscana. Tutto ciò è stato ricevuto da imprese e cittadini, principalmente, del territorio pistoiese. Quindi, sembrerebbe proprio una campagna istituzionale ritagliata però su quello che, sarà il suo collegio elettorale”.
Così, in una nota, il Comitato promotore della Lista civica “È ora!” per Tomasi presidente, nata a supporto della candidatura del sindaco di Pistoia, il primo di Centrodestra.
Chi ha pagato?
“Alla luce di quanto emerso sulla stampa – prosegue la nota –, pretendiamo chiarezza su questa operazione, per capire se sia stata una iniziativa istituzionale commissionata ed effettuata addirittura prima della proclamazione di Giani come candidato del Centrosinistra. E, in relazione a questo, chiediamo chiarezza sui costi di tale iniziativa che appare propagandistica e il fatto che venga effettuata a nome del presidente della Regione ci fa chiedere con quali soldi sia stata finanziata”.
Ma è stata inviata solo a Pistoia o in tutta la Regione?
“Soprattutto, questa operazione è stata circoscritta al territorio di Pistoia – il collegio elettorale nel quale probabilmente correrà Dika – o ha veramente carattere regionale? Mai vorremmo pensare che Dika faccia campagna elettorale a spese dei cittadini”, si conclude la nota.
In copertina: foto della bandiera recapitata da Bernard Dika