Bus turistici alle Cascine: UNILAVORO PMI chiede un passo indietro a Palazzo Vecchio

GERMOGLI PH - 7 APRILE 2011 FIRENZE LUNGARNO LA ZECCA PUS AUTOBUS TURISTICI TURISMO TURISTI
Dal dialogo con le categorie alla tutela delle attività storiche: ecco le richieste presentate in Commissione


Di Roberto Vedovi

Questa mattina, in Commissione 2 (Sviluppo economico), il Segretario Generale di UNILAVORO PMI Firenze, Dott. Vito Frijia, ha portato in audizione una serie di proposte concrete per affrontare la controversa decisione del Comune di spostare l’hub dei bus turistici dal Lungarno Pecori Giraldi a Piazza Vittorio Veneto, alle porte del parco delle Cascine, a partire dal prossimo 1° luglio. Le richieste avanzate da Frijia non solo mettono in luce le criticità di una scelta percepita come improvvisata e penalizzante, ma tracciano una strada per un ripensamento che metta al centro il dialogo, l’equità economica e la vivibilità della città.

La prima richiesta di UNILAVORO PMI è chiara: rivedere il piano di localizzazione delle aree di arrivo, sosta e discesa dei bus turistici, distribuendo i flussi su più direttrici urbane. L’obiettivo è evitare che intere zone del centro storico, come Santa Croce, vengano tagliate fuori dal movimento turistico, garantendo un sostegno equilibrato al tessuto economico cittadino. La concentrazione di tutti i flussi in un’unica area periferica come Piazza Vittorio Veneto, infatti, rischia di soffocare le attività commerciali delle zone più centrali, già provate da anni di crisi e cambi di abitudini.

Frijia ha poi proposto di valutare un ripristino parziale o regolamentato dell’accesso e della sosta dei bus nella zona sud, in particolare a Santa Croce e nei viali limitrofi. Una soluzione che potrebbe includere soste temporanee per la discesa e risalita dei passeggeri o convenzioni con aree vicine per soste brevi, senza compromettere la mobilità o la sicurezza. Una proposta di buonsenso, che cerca di conciliare le esigenze dei turisti – spesso anziani e con difficoltà a percorrere lunghe distanze – con quelle dei commercianti, che vedono nel passaggio dei bus una linfa vitale per le loro attività.

Al centro dell’intervento di UNILAVORO PMI c’è anche la richiesta di maggiore partecipazione: un tavolo tecnico con associazioni di categoria e rappresentanti delle attività commerciali è considerato indispensabile per monitorare l’impatto economico delle scelte viabilistiche e trovare soluzioni condivise. La mancanza di confronto, finora, è stata una delle critiche più aspre mosse all’amministrazione, accusata di agire in modo arbitrario e sorda alle istanze di chi vive e lavora in città. Infine, Frijia ha sottolineato la necessità di una pianificazione che tenga conto non solo degli aspetti viabilistici e ambientali, ma anche dell’impatto economico sulle attività locali. Ogni decisione sui flussi turistici su gomma dovrebbe perseguire un equilibrio territoriale e promuovere la coesione urbana, evitando che alcune zone prosperino a scapito di altre.

Le proposte di UNILAVORO PMI rappresentano un grido d’allarme e, al tempo stesso, un invito al dialogo. La decisione di spostare l’hub a Piazza Vittorio Veneto, senza un’adeguata concertazione, rischia di penalizzare il turismo, l’economia locale e la qualità della vita, aggiungendo inquinamento acustico e atmosferico in un parco delle Cascine che attende ancora una riqualificazione mai concretizzata. L’amministrazione comunale ha ora l’opportunità di ascoltare e agire, dimostrando di saper correggere il tiro. Ignorare queste richieste sarebbe l’ennesima prova di una gestione miope e distante dai bisogni della città.

Firenze merita di meglio: una visione partecipata e strategica, capace di valorizzare il suo patrimonio senza sacrificare chi la rende viva ogni giorno.

 

Foto: Copyright Fotocronache Germogli