“Oggi il presidio e mercoledì l’udienza sulla sospensiva al Tar. A prescindere dall’esito, dispiace che la questione del verde di permeabilità ecologica non interessi”
Queste le dichiarazioni della capogruppo di Firenze Democratica, Cecilia Del Re, e della consigliera al quartiere 5, Lara Arbo:
“Da settembre, ovvero da quando i cittadini del Sodo hanno appreso dell’arrivo di una cabina elettrica in un’area verde, che era di proprietà privata e che era stata censita dal POC come area di permeabilità ecologica (ovvero che doveva restare tale), il comitato sorto per affrontare questa situazione ha chiesto di poter incontrare Sindaca e Presidente di Regione per presentare proposte alternative, ma senza mai ricevere risposta”.
“Dopo diversi question time presentati da SPC e dal nostro gruppo, l’assessora all’Urbanistica ha incontrato alcuni rappresentanti del comitato, ma non ha dato poi seguito all’impegno preso di organizzare un incontro anche con Enel e Regione”.
“A dicembre, il gruppo di Sinistra Progetto Comune ha depositato una mozione per chiedere di poter discutere della questione in commissione, ma a distanza di 5 mesi ancora non è stata calendarizzata dalla commissione ambiente e mobilità’.
“Nel frattempo, i lavori per la realizzazione di questa cabina sono iniziati, e i cittadini si sono allora rivolti al Tar per chiedere una sospensiva. Al di là di quello che dirà il Tar, la questione resta politica: perché la politica può scegliere di ascoltare la comunità del luogo e di vagliare soluzioni alternative. Oppure può anche scegliere che le soluzioni alternative proposte non siano condivisibili, ma almeno ascolti la comunità del luogo e dia una risposta, senza demandarla ai Tribunali”.
“Negare l’ascolto e il confronto è una sconfitta per la politica; ed ancor più, a nostro avviso, lo è se a rischio sono decisioni che comunque erano state prese dal consiglio comunale, come il rispetto delle aree di permeabilità ecologica. Se, infatti, può corrispondere al vero che la cabina elettrica risponde ad esigenze di interesse pubblico, è pur sempre vero che un confronto sulla sua collocazione era necessario e utile, così come lo era una comunicazione tempestiva ai residenti del luogo, che sono invece venuti a conoscere incidentalmente della questione”.
“A prescindere dunque da quella che sarà la decisione del Tar, riteniamo comunque utile un confronto tra i cittadini della zona e i rappresentanti del governo cittadino e regionale”.
“Dopo numerose sollecitazioni, la mozione del gruppo di SPC verrà discussa in commissione ambiente il 29 Maggio prossimo a Palazzo Vecchio. Non resta che concludere, “meglio tardi che mai”, anche se appare evidente la frustrazione di ascolto dei cittadini e quella dei consiglieri che si sono fatti promotori delle loro richieste”.
In copertina: copyright Fotocronache Germogli