L’intervento di Paolo Bambagioni
“È un Centrosinistra in Toscana, se così si può chiamarlo, irriconoscibile, alterato nelle idee e nei connotati in appena 5 anni. Prima ha perso ogni legame con i valori cristiani, che non appartengono ai soli cattolici ma a tutta la nostra terra (dignità della vita, cura per il prossimo, solidarietà, valore della vita), votando il fine vita imposto da Schlein. Ora anche i laici e i riformisti sono messi alla porta perché è stato calato dall’alto un programma che, ancora una volta, inchioda la Toscana all’immobilismo”. Lo afferma l’esponente della Lista civica Eike Schmidt, Paolo Bambagioni, già sindaco di Signa e poi consigliere regionale. “La scelta di Calenda è significativa – riflette Bambagioni, vicino ad Alessandro Tomasi e alla sua lista civica -: ha visto il programma e si è tirato fuori. In tempo per non compromettersi”. “Oggi, cattolici e laici dovrebbero guardare con interesse a questo sindaco, Alessandro Tomasi, che ha dimostrato competenza, impegno, capacità di ascolto e di decisione, migliorando il suo territorio. È ciò che manca in Toscana ed è una caratteristica – la capacità di decidere – che non può più mancare al governatore della Toscana”. “Di là, cattolici e laici, rischiano di essere irrilevanti – conclude Bambagioni – e di portare acqua ad un accordo di potere dal quale sono, comunque, tagliati fuori. Qui c’è voglia di governare e migliorare la Toscana”.