Centinaia di dipendenti di Esselunga in piazza tra Isolotto, Coverciano e Novoli per la sicurezza. Industria in agonia, rialza la testa anche la Canottieri mentre prosegue e si allarga la polemica sullo Ius Scholae. La Firenze sui giornali di domenica 6 aprile

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Ampio risalto è stato dato, dai giornali di oggi (segnatamente da Corriere Fiorentino, La Repubblica Firenze e La Nazione Firenze) al preannunciato sciopero dei dipendenti di Esselunga contro il degrado e per una maggiore sicurezza. A decine hanno partecipato alle iniziative incentrate sui punti vendita di via Canova, via del Gignoro e via di Novoli. I lavoratori, 36 solo all’Isolotto, 150 tra Novoli e Campi Bisenzio passando per Coverciano e Campo di Marte, hanno chiesto maggiori tutele da «furti, aggressioni e violenze di ogni genere», denunciando la regolare presenza di spacciatori e ladri alle entrate dei supermercati. La giunta cerca di riguadagnare terreno professandosi, non senza demagogia, «vicina ai lavoratori», ma concretamente nulla è mai stato fatto per arginare questo fenomeno che, come ciascuno può testimoniare, si protrae da moltissimi anni. Sotto attacco il Comune persino dal congresso della Lega, dove il ministro Valditara sferra un nuovo attacco alla sindachessa Funaro ricordandole che «siamo noi a creare le condizioni per l’integrazione» (parole riportate dal Corriere Fiorentino), laddove quest’ultima ha preso parte al contro-presidio dem organizzato dalla giovanile del PD in piazza della Signoria, dietro lo striscione: «Straniero è chi odia»; ne ha dato conto, in un trafiletto, La Repubblica Firenze. E se la Canottieri Firenze, dopo le ultime vicissitudini dovute al maltempo, rialza la testa e annuncia, a seguito della raccolta fondi, la possibilità di rimettere le barche in Arno già dalla prossima settimana, in una notizia riportata da La Nazione Firenze, un’intervista di quest’ultima a Stefano Angelini (segretario generale della FIOM-CGIL dell’area Firenze-Prato-Pistoia) fa luce sulle condizioni devastanti dell’industria. Quivi egli ha parlato a lungo della «destrutturazione dell’industria fiorentina», che si vede colpita in particolar modo non solo dai dazi americani, ma anche da un CCNL scaduto da tempo e mai rinnovato, e a cui si aggiunge la crisi della moda. Per la GKN ha proposto di impugnare i licenziamenti e chiedere il reintegro dei lavoratori in questione e ha appoggiato la proposta del consorzio industriale, ma per il momento ha rivelato che la FIOM si impegnerà soprattutto per permettere agli esuberi di accedere alla NASPI. Intanto il Comune vince la sua battaglia contro il cantiere “sponsorizzato” in piazza della Signoria, facendo valere il regolamento comunale che permette solo di reclamizzare interventi su beni artistici pubblici. Anche di ciò ha parlato La Nazione Firenze. La sezione cittadina di Repubblica ha invece dato conto, brevemente, del terzo albero in una settimana caduto alle Cascine, si dice «a causa del maltempo», accompagnandovi l’informazione dell’allerta gialla per forte vento (sic) nella giornata di oggi. (JCM)