“Cinque anni di residenza per gli aiuti sociali”: la giunta boccia la proposta di Fratelli d’Italia

Gruppo Fdi Comune di Firenze 1
Il Consiglio comunale di Firenze respinge la richiesta di aumentare a cinque anni la residenza minima per accedere ai sussidi sociali

 

Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, è stato respinto l’ordine del giorno presentato da Fratelli d’Italia per modificare il regolamento che disciplina l’accesso agli aiuti economici erogati dai servizi sociali. Attualmente, il regolamento prevede un requisito di almeno due anni di residenza per le persone con più di 65 anni o con una invalidità di almeno tre quarti, e per coloro che si trovano in condizioni di particolare disagio sociale. La proposta di Fratelli d’Italia puntava ad estendere a tutti il requisito di 5 anni di residenza, al fine di evitare che il sistema di welfare locale venga sfruttato da chi si trasferisce nel comune solo per ottenere agevolazioni.

“Riteniamo che chi è cittadino fiorentino da più tempo meriti maggiore attenzione e vanti maggiori diritti rispetto a chi ha preso la residenza solo qualche giorno prima di richiedere un aiuto, o magari ha spostato la residenza proprio per usufruire del welfare della città di Firenze, essendo esso mancante o lacunoso nel luogo di provenienza” hanno dichiarato in una nota i consiglieri Alessandro Draghi, Angela Sirello (capogruppo), Matteo Chelli e Giovanni Gandolfo. “Ma evidentemente, per la sinistra, la meritocrazia non esiste. Il solito buonismo fuori da ogni logica, buono solo per agitare la solita bandierina rossa”, concludono i consiglieri.

Foto: Copyright Fotocronache Germogli