L’intervento di Riccardo Galimberti, attivista di Ribella Firenze e autore del delizioso Firenze capellona (Masso delle Fate).
Negli ultimi giorni è scoppiato, seppur tardivamente, lo scandalo per l’obbrobrio del nuovo edificio destinati al cosiddetto turismo di lusso sorto al posto dell’ex Teatro Comunale. Stiamo assistendo ad uno scaricabarile insopportabile mentre Strauss, Stravinskij e Callas dall’alto del cielo commiserano questa scelta scriteriata. Si rende quanto mai necessario introdurre uno strumento di democrazia partecipata che eviti in futuro questi insulti alla città. A questo scopo io, insieme a Francesca Marrazza e a tutti i militanti di Ribella Firenze, abbiamo presentato una petizione in Comune per l’introduzione nel regolamento del “Referendum abrogativo vincolante senza quorum”, già presente, per esempio nel regolamento comunale di Livorno. Siccome lo strumento prevede anche il referendum propositivo, sono sicuro fin d’ora che la giunta, dato che sarà in discussione al consiglio comunale nei prossimi mesi, mischierà le carte dicendo di accogliere solo il propositivo che gli consente comunque di fare ciò che vogliono e boccerà quello abrogativo. Tutto ciò sarà la dimostrazione, provata e tangibile, che il governo fiorentino è molto antidemocratico, guidato da un partito assai poco democratico e molto conservatore.
