Quattromila persone in corteo per denunciare sette mesi senza lavoro. Il Collettivo: “Dal Governo solo silenzi, dalla Regione promesse vuote”. Agenti in assetto antisommossa costretti alle cariche
Caos e tensione alla periferia nord di Firenze durante la manifestazione promossa dal Collettivo di Fabbrica ex GKN. Un gruppo di manifestanti ha fatto irruzione nell’aeroporto di Peretola, sfondando il cordone delle forze dell’ordine e provocando scontri violenti con polizia e carabinieri.
Il corteo, partito dal Polo delle Scienze Sociali di Novoli, ha visto la partecipazione di circa 4.000 persone secondo la questura, oltre 8.000 secondo gli organizzatori. L’obiettivo della mobilitazione era denunciare lo stallo nella reindustrializzazione della fabbrica GKN di Campi Bisenzio, chiusa da mesi, con gli ex dipendenti al settimo mese di disoccupazione dopo quindici mesi senza stipendio e tre procedure di licenziamento.
Durante la manifestazione, una parte del corteo ha deviato improvvisamente verso l’aeroporto Amerigo Vespucci: centinaia di manifestanti hanno spinto contro gli ingressi, forzando le porte d’accesso e riuscendo a entrare nella zona partenze dello scalo. Le forze dell’ordine in tenuta antisommossa hanno tentato di contenere l’assalto, ma la pressione è stata tale da costringere la polizia a effettuare cariche di alleggerimento. All’interno del terminal sono stati spostati arredi e panche per ostacolare l’intervento degli agenti.
La pista dell’aeroporto non è stata coinvolta e lo scalo è rimasto operativo, ma la situazione ha generato panico tra viaggiatori e personale. Il Collettivo ha accusato il governo di immobilismo e complicità con il “genocidio sociale”, mentre alla Regione Toscana viene contestata la creazione di un consorzio pubblico ritenuto inefficace. “Le chiacchiere sono finite. Ora prendetevi la responsabilità della rabbia sociale”, ha scritto il Collettivo sui social. La vertenza GKN, attiva dal 2021, è diventata un simbolo nazionale della crisi industriale e della lotta per il lavoro in Italia. La situazione resta in evoluzione, con forze dell’ordine ancora presenti sul posto e nuovi presìdi annunciati per i prossimi giorni.
Foto: Copyright Fotocronache Germogli