L’Assessora prova a uscirne attaccando: “Mistificazioni e fraintendimenti”. Sabatini incalza: “Ci fu detto che il Comune aspettava delucidazioni dalla Soprintendenza, eccole…”
Maggioranza e opposizione tornano a scontrarsi sul cubo nero. Per la maggioranza, che non ammette mai l’errore né mai stigmatizza la bruttezza del cubo, c’è stata “massima trasparenza”; nella conferenza stampa di oggi, invece, Massimo Sabatini (Lista Schmidt) aveva detto, carte alla mano, che il problema “non deriva da un ufficio che ha sbagliato pratica”, ma è “una scelta politica”.
Ecco la risposta alla ricostruzione di Sabatini da parte dell’Assessora all’Urbanistica Caterina Biti. “Il Consigliere Sabatini – afferma Biti – continua a strumentalizzare una vicenda su cui fin dall’inizio c’è stata massima trasparenza e disponibilità da parte dell’Amministrazione Comunale, mia in veste di assessora e in generale da parte di tutti gli uffici”.
“Rimandiamo al mittente anche le accuse alla Sindaca: il consigliere parla di silenzio quando invece Funaro è più volte intervenuta nel dibattito cittadino su questo tema, dimostrando – sostiene Biti – di avere a cuore la vicenda e di conoscerne a fondo ogni aspetto e sviluppo nonostante la questione a cui si riferisce Sabatini sia di esclusiva competenza delle parti tecniche, come lui dovrebbe ben sapere”.
“Tutte le risposte alle domande delle opposizioni riguardo al procedimento sono state fornite già il 3 settembre scorso durante la Commissione Urbanistica straordinaria sul tema, che era stata richiesta dagli stessi gruppi consiliari di minoranza. Successivamente, a seguito dei vari accessi agli atti presentati da diversi consiglieri, tra cui quello di Sabatini, gli uffici hanno risposto rispettando tutti i tempi, a norma di legge. Lasciare intendere il contrario è una forma di mistificazione della realtà”.
“Dalle stesse parole di Sabatini ipotizziamo che non abbia compreso appieno gli atti ricevuti. Per questo motivo sono pronta e disponibile a rivedere assieme a lui tutta la documentazione, pur trattandosi di atti puramente tecnici e di corrispondenza tra uffici del Comune e della Sovrintendenza: mi auguro in questo modo di escludere qualsiasi nuovo fraintendimento ed evitare eventuali ulteriori strumentalizzazioni”, conclude.
“L’Assessora Biti – replica prontamente proprio Massimo Sabatini – cerca di minimizzare la situazione imbarazzante in cui si trova il Comune di Firenze. Altro che trasparenza e chiarezza fatta il 3 settembre in Commissione urbanistica: forse l’Assessora dimentica che proprio allora ci fu detto che il Comune attendeva chiarimenti essenziali dalla Soprintendenza circa l’avvenuta verifica delle condizioni apposte all’autorizzazione paesaggistica. La risposta è del 15 ottobre e a me è stata consegnata solo venerdì scorso. La risposta della Soprintendenza – incalza Sabatini – è un vero e proprio atto di accusa nei confronti del Comune e delle sue omissioni. La mancata comprensione di tale gravità lascia sconcertati e comunque non consentiremo che quest’ultimo episodio resti senza conseguenze”.
La figuraccia del cubo nero nel cuore Unesco è andata su tutti i quotidiani locali e internazionali, come il Times, oltre a essere al centro di un’inchiesta della magistratura e ad aver scatenato le ire di intellettuali e personalità fiorentine e non solo.
