Dagli alluvionati di Campi e a Torregalli, doppia tappa fiorentina per Tomasi

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“Ascolto il territorio come ho sempre fatto. Sbagliato aumentare Irpef ai toscani, bisogna tagliare sprechi”

 

Ieri a Campi Bisenzio, oggi all’ospedale Torregalli. In attesa di essere designato al 100% come candidato presidente, Alessandro Tomasi, apprezzato sindaco di Pistoia, macina chilometri. Ultimamente, si sta concentrando di più nell’area di Firenze e Provincia. Cruciale per i voti, carica di problemi. Soprattutto la Piana fiorentina, tra alluvioni, crisi industriali (settimana scorsa focus sulle piccole e medie imprese), opere infrastrutturali spesso indigeste al territorio. Si parte ieri pomeriggio in Piazza Aldo Moro a Campi Bisenzio per un prezioso momento di confronto con il comitato nato contro l’attuale progetto di tramvia “che dovrebbe passare in mezzo a un plesso scolastico e ad un parco, centro di aggregazione per tutti”. Carte in mano, Tomasi promette “come ho sempre fatto da sindaco” di approfondire. Seconda tappa: incontro con i quattro Comitati degli alluvionati nel punto in cui si ruppe il 2 novembre 2023. “Non è vero che le risorse non ci sono – incalza Tomasi -. Ci sono. Mancano le priorità e una gestione efficiente di un territorio sempre più fragile. Noi siamo qua per dare delle risposte. E oggi è stata una buona occasione per costruirle insieme ai cittadini”. Con Tomasi, si vedono anche Paolo Bambagioni, ascoltato consigliere in queste sue mosse, Gabriella Fontani, consigliere comunale a Signa che dovrebbe correre nella civica; Tomasi annuncia anche di voler chiamare il sindaco di Campi Tagliaferri.

Le criticità del sistema sanitario regionale sono sotto gli occhi di tutti e Tomasi ha incontrato oggi il personale dell’ospedale di Torregalli, insieme al Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci. “Siamo stati al pronto soccorso – afferma Tomasi a margine -: qui medici, infermieri e oss svolgono un lavoro eccezionale. È solo per merito loro se i servizi sono assicurati nonostante gli ambienti angusti, i problemi di sicurezza e le criticità registrate. Grazie a tutti voi! Chi dovrebbe amministrare la Regione si riempie la bocca del vostro lavoro ma poi se c’è un problema fa a scarica barile. Meritate delle risposte e delle soluzioni. Meritate un’organizzazione e una gestione efficiente”.

Stanti i rilievi della Corte dei Conti, Tomasi attacca la Regione: “È stato certificato un buco da 200 milioni di euro. La Regione invece di cercare gli sprechi e tagliarli che fa? Alza le tasse. Alza l’Irpef. Non investe sui servizi ma usa i soldi dei cittadini per tentare di ripianare un debito ormai strutturale. La rotta si può invertire. È l’ora di farlo”.