Il degrado morale anticipa quello fisico. Firenze ne è uno specchio fedele. Fino a quando gli “idoli” saranno calciatorini, tossici e performer a luci rosse, fino a quando non si tornerà a rispettare la bellezza del corpo della donna, il declino sarà rapido e inevitabile. Tuttavia, prima o poi questa rotta verrà invertita e noi faremo la nostra parte. Nel frattempo, una tale Diamante Sara, non sapendo come far parlare di sé, nel continuo rincorrere la provocazione, forse ignorando di essere in un centro propulsivo della cultura mondiale, ha pensato bene di mostrare le natiche in Piazza Duomo. Non è la prima, visti i comportamenti osceni di turisti e pseudo-influencer consimili dentro i musei o nello spazio pubblico, e non sarà l’ultima per come è ridotta la città e per l’immagine che dà di sé. Non passerà sottotraccia.
“È inammissibile che in pieno giorno – dichiara il vicepresidente vicario del Consiglio comunale Alessandro Draghi – la “signora” Diamante si sia messa in posa a natiche scoperte davanti al Duomo di Firenze. Manca di rispetto non solo alla pubblica decenza, ma a tutta la città. Lo scopo poi è ancora peggio: quello di pubblicizzare i suoi canali telegram e onlyfans”.
“L’articolo 15 del regolamento per le ‘Norme per la civile convivenza in città, regolamento di Polizia urbana’ recita – ricorda Draghi –: ‘Fra i Comportamenti contrari all’igiene, al decoro e al quieto vivere, fatte salve le maggiori sanzioni del Codice Penale, in luogo pubblico o aperto al pubblico o di pubblico uso sono vietati i seguenti comportamenti: Compiere atti che possano offendere la pubblica decenza, esibire parti intime del corpo in luoghi pubblici o aperti al pubblico, esercitare la prostituzione con abbigliamento e atteggiamento non rispondente ai canoni della pubblica decenza; stazionando in luoghi prospicienti i luoghi di culto, gli edifici pubblici o di uso pubblico e lungo le strade abitate'”.
“Pare ovvio quindi che la Diamante abbia contravvenuto alle nostre regole”. E, ovviamente, nessuno ha visto niente.