Del Re sul sottovia e la cabina ENEL al Sodo: “Altro che città spugna, si evoca la sostenibilità ambientale a corrente alternata”

GERMOGLI PH 22 NOVEMBRE 2024 FIRENZE VIA DELLA QUIETE PROTESTA CITTADINI CONTRO LA COSTRUZIONE DI UNA CENTRALE ELETTRICA

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“Non è una battaglia solo della comunità del Sodo, ma riguarda tutti i cittadini per la tutela di un principio di salvaguardia ambientale che non può soccombere”
 
Durante il question time di oggi in Consiglio comunale, la capogruppo di Firenze Democratica Cecilia Del Re insieme alla consigliera di quartiere 5 Lara Arbo ed alla vicepresidente di Firenze Democratica Francesca Paolieri hanno chiesto chiarimenti sulla realizzazione della sottovia del Sodo e sulla tutela delle aree verdi previste dal Piano Operativo.

“Abbiamo chiesto come l’amministrazione comunale intenda dar seguito alla realizzazione della sottovia del Sodo, la cui scheda nel Piano operativo prevede che nell’area circostante debbano essere realizzate aree di verde pubblico per mitigarne l’impatto, e se al momento dell’iter che ha portato all’autorizzazione della cabina elettrica non fossero già entrate in vigore le salvaguardie del nuovo Piano Operativo”, ha dichiarato Del Re.

Secondo quanto riferito, l’assessora all’Urbanistica avrebbe spiegato che in sede di conferenza dei servizi sono state previste “mitigazioni alternative” alle aree verdi indicate nel piano, senza però specificarne la natura. Ha inoltre ricordato che l’istanza di autorizzazione unica da parte della Regione e di Enel sarebbe giunta nel novembre 2023, quando il piano era ancora in fase di adozione, e che gli uffici comunali avevano già rilevato “una doppia non conformità” rispetto agli strumenti urbanistici vigenti. “Questa risposta non solo sconfessa quanto più volte era stato in precedenza affermato – ovvero che la questione era emersa nel cambio delle due amministrazioni per nascondere le responsabilità politiche – ma evidenzia ancora di più le responsabilità della parte politica per non essere intervenuta in tutto questo lasso di tempo nel trovare soluzioni alternative che non comportassero la privazione di un’area verde essenziale per l’area del Sodo”, ha proseguito Del Re, sottolineando anche il ritardo nell’approvazione e nell’entrata in vigore del Piano Operativo.

Le esponenti di Firenze Democratica hanno poi rimarcato che “questa battaglia non sia e non possa essere una battaglia solo dei cittadini e delle cittadine del Sodo, ma riguarda tutta la nostra comunità e la cura del nostro territorio”. La denuncia è chiara: “Se così facilmente possono essere calpestate delle prescrizioni ambientali inserite all’interno delle schede del Piano Operativo, ci chiediamo come e quando verrà davvero realizzata una città spugna. Non basta depavimentare ove possibile, ma occorre con forza e determinazione tutelare quei principi ambientali che non possono soccombere di fronte alla prima richiesta di autorizzazione unica regionale”.

L’attacco si è concluso con una stoccata alla giunta comunale:Non si può evocare la permeabilità ecologica e la sostenibilità ambientale a corrente alternata. A quanto pare, non solo il Piano del Verde non è vincolante, ma anche gli stessi principi del Piano Operativo perdono purtroppo efficacia di fronte a colossi come Enel. Con il silenzio e l’inerzia di chi governa”.

Foto: Copyright Fotocronache Germogli