Il consigliere Alessandro Draghi chiede al Comune di Firenze di agire per riottenere il prezioso gioiello donato a Maria Maddalena d’Austria nel Seicento
È affascinante la vicenda del cosiddetto “Diamante Fiorentino”, una pietra preziosissima da circa 137 carati che a lungo appartenne alla corte dei Medici, fu in dono alla granduchessa Maria Maddalena d’Austria (moglie di Cosimo II de’ Medici) e che oggi risulta custodita – secondo recenti resoconti – in una cassetta di sicurezza in Canada.
Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Alessandro Draghi, ha annunciato che lunedì interrogherà l’assessore alla Cultura, Giovanni Bettarini, per sapere se il Comune di Firenze intende valutare un’azione legale al fine di riportare il diamante a Firenze. Draghi sostiene che “non è un semplice gioiello, ma un’opera d’arte che appartiene a pieno titolo, per la sua storia, alla città di Firenze”.
“Maria Maddalena D’Austria, moglie di Cosimo II de’ Medici, ricevette un diamante da 137 carati in dono dal consorte. La pietra preziosa divenne poi proprietà degli Asburgo Lorena che, negli anni della Seconda Guerra Mondiale, lo portarono in Canada, dove si trova tuttora, chiuso in una cassetta di sicurezza. Non voglio pensare che gli Asburgo Lorena, tanto lungimiranti da rendere la Toscana il primo Granducato ad abolire la pena di morte nel ‘700, intenda sottrarre un tesoro così prezioso a Firenze, violando il famoso “patto di famiglia” aggiunge Draghi.
Foto: Copia del Diamante Fiorentino, Wikimedia Commons
