Grane su grane e ancora grane a non finire per il PD in Toscana. Sotto la pressione del centrodestra a Prato, che chiede un consiglio straordinario per «evitare la paralisi», i dem devono vedersi congelato il congresso cittadino di Pisa per la sospensione di due candidati alla segreteria, Marco Biondi e Mario Iannella, causa «inattendibilità dell’anagrafe». L’istruttoria è stata avviata anche contro Albion Meta, responsabile delle tessere, a quanto apprendiamo da Corriere Fiorentino e Repubblica Firenze. Ma, inoltrandosi nella lettura del primo, nemmeno a Firenze il partito di governo cittadino sorride: in piazza dei Ciompi si è svolta un’infuocata assemblea, presto tramutatasi in contestazione dei militanti del circolo di via Pietrapiana contro la vicesindachessa Paola Galgani, cui è stato rimostrato che «in centro viviamo male». Una grave crepa nella narrazione della “Firenze bella e sicura”, aperta, evidentemente, non dai “fascisti brutti e cattivi dell’opposizione”: niente che comunque, verosimilmente, possa scuotere i vertici del partito, già pronti per la kermesse di propaganda del 2 luglio al teatro del Maggio Musicale (annunciata, non poteva essere altrimenti, da Repubblica Firenze): protagonisti Massini, Mancuso, Giani e Funaro, la prima menzogna è già nella locandina, raffigurante una piazza della Signoria pulita e tranquilla nella cornice di un rigoglioso albero che in quel punto non c’è, e con un pulmino degli anni ’70 che avrebbe potuto entrarci, come di fatto ci entrava, solo negli anni ’70. E non sarebbe nemmeno questo l’aspetto principale, se si considera a titolo di esempio che Mancuso, membro del Comitato tecnico del Piano del Verde e già assessore alle politiche ambientali sotto la giunta Nardella, ha supervisionato 6.000 abbattimenti di alberi sani e non sta proferendo una parola sul vero e proprio ecocidio che sta avvenendo nella nostra città. Una città in una regione che deve vedere una classe dirigente sempre più scollegata dalla realtà, la quale vede i salari calare del 9% rispetto a trent’anni fa (10% col “ricarico” dei dazi americani) e un 25% di famiglie in difficoltà con l’acquisto dei farmaci o la prenotazione di una vacanza, secondo un rapporto IRPET citato da Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino e Il Tirreno, contrastate da interviste in cui si magnifica la prospettiva di una Toscana «Silicon Valley del benessere entro il 2050» (intervista di Antonio Mazzeo sul Tirreno). Al Congresso della FIOM, la comparsata di Giani dopo l’intervento di Tomasi ha portato alla firma del «Patto della Flog» sostenendo la creazione del consorzio operaio per la GKN, in una mossa chiaramente destinata a guadagnarsi i consensi dei metalmeccanici per le Regionali, anche se non senza timide rimostranze da parte della direzione del sindacato: «Non siamo mica allo zoo» tenta di far notare il Segretario Generale, Daniele Calosi, citato da La Nazione Firenze.
Sempre a proposito di lavori e declino economico, chiude la storica cartoleria di viale Morgagni, dedicata a Re Vittorio Emanuele III alla sua nascita nel 1932, poi intitolata a Matteotti insieme alla scuola elementare inaugurata in contemporanea, il 28 ottobre di quell’anno, alla presenza della Regina Margherita. L’analoga eliminazione dei parcheggi a Legnaia ha fatto scattare una rivolta dei residenti, per ora manifestatasi solo in una petizione che ha tuttavia raccolto già 1.086 firme. E se a tutto ciò aggiungiamo che la mafia si sta radicando dalle nostre parti (arrestati la figlia e il genero di Totò Riina per estorsioni a imprenditori toscani, con un’indagine partita dalla Procura Antimafia di Firenze, si legge su Repubblica Firenze e Corriere Fiorentino), viene da chiedersi che città e che mondo stiano vedendo nella redazione della Nazione fiorentina, che pure ha riportato le notizie testé commentate: le pagelle da Guerin Sportivo, ma con le veline passate dal Minculpop per l’Istituto Luce, di giunta e opposizione a un anno dall’insediamento di Sara Funaro (e uno è andato, brindiamo alla nostra “resilienza” perché non era scontato). La «città formato Airbnb inaccessibile ai giovani, con un tessuto sociale impoverito, sfilacciato e martoriato da una microcriminalità più disperata che cattiva» è diventata una città formato Airbnb inaccessibile a giovani, adulti e anziani, con un tessuto sociale miserabile, sfilacciato e martoriato da una microcriminalità tanto disperata quanto cattiva; la «città-cantiere che procede per sottrazione di residenti verso l’hinterland, con il cuore del centro storico che ha battiti alieni e prezzi drogati, un’industria svanita e spazi sociali al lumicino» è sempre lì, intonsa e peggiorata nella sua invivibilità, con costi che si ostina a voler giustificare con un “nome” che non merita più e che richiama epoche da lungo trapassate. Con questo sfondo, dare il massimo voto a Giorgio, che insieme alla sindachessa è il principale colpevole di questo stato di cose, magnificando risultati mai raggiunti («alle Cascine le cose vanno meglio», «si sta industriando per sbaraccare l’abusivismo dal centro», «la viabilità, contorta, è stata migliorata sull’asse dei viali» e, dulcis in fundo, «ha dato sprint ai cantieri del tram mai così lesti e pieni di operai»), dovrebbe far proporre all’opposizione la restaurazione di San Salvi nelle sue funzioni originarie. Anche perché di dissonanze cognitive se ne registrano pure nelle pagelle dell’opposizione, laddove a riconoscimenti e attestazioni seguono voti abbastanza discordi: 6+ a una Fratelli d’Italia «combattiva», che «fa opposizione costante e continua su degrado e microcriminalità, forse la più muscolare a Palazzo Vecchio» e ha esponenti «tecnicamente molto preparati»; 6+ anche alla Lista Schmidt nonostante la sua «opposizione assai tecnica» con «carte studiate all’infinito e battaglie nelle commissioni consiliari» e 6 al consigliere Santarelli, che ha fatto ben di più che «lasciare la maggioranza dopo mal di pancia non più celabili». Da parte nostra, contribuiremo ad alzare questi voti con proposte attive e alternative a partire dalla qualità che lavoreremo per offrire da stasera, al Circolo MCL di San Bartolo a Cintoia alle 18, all’apericena e all’evento del nostro giornale. (JCM)
In copertina: Copyright Fotocronache Germogli