Elezioni regionali, Franco Banchi: “La civica di Tomasi valore aggiunto. Raccolga i cattolici sotto shock per fine vita”

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L’intervento del prof. Franco Banchi sulle Regionali e le scelte di Tomasi.

Il voto per le regionali toscane si avvicina sempre di più. Le grandi manovre politiche sono alle ultime e risolutive mosse. Nonostante tattiche e bizantinismi, le candidature sono ormai delineate.

 

Nelle ultime settimane è percepibile plasticamente l’acquisizione del centro della scena da parte di Alessandro Tomasi. E non solo per i riscontri tangibili del suo tour attraverso i territori toscani, che hanno suscitato attenzione ed un crescente entusiasmo. È aumentata esponenzialmente anche la copertura mediatica. I riflettori si sono definitivamente accesi sulla sua figura.

A parte i contenuti che corroborano la sua candidatura a Presidente, che delineano una Toscana ben diversa, altra e decisamente alternativa a quella di Giani, quello che colpisce è l’aria che tira intorno alla sua figura politica. Con buona pace di De Coubertin e la teoria che ciò che conta è partecipare, Alessandro Tomasi sta diffondendo la contagiosa prospettiva che chi gareggia deve farlo per vincere.

E la Toscana del “riscatto” è chiamata a prendere al volo questa locomotiva in piena corsa, ben lanciata e dalla dichiarata stazione di arrivo.

 

Lista civica del Presidente essenza e cuore della nostra regione

 

Entro questo contesto, si inserisce la “lista civica del Presidente”, vero e proprio valore aggiunto della coalizione alternativa al centro-sinistra. Non è formata da un collage di partiti, come quella che si va delineando sull’altra sponda, ma da un incontro di esperienze convergenti sull’idea di allargare il perimetro della coalizione. Sarebbe un grave errore percepirla come ingombro interno agli equilibri nel centro-destra. Piuttosto un’opportunità entro cui far convergere le migliori esperienze civiche comunali e territoriali; i mondi vitali che gravitano nell’ambito dell’associazionismo e dei corpi intermedi; le competenze professionali di settore e della buona gestione politica.

 

Dove guardare, quali mondi intercettare

 

Chi di noi si candiderà in questa “squadra” lo farà non per falciare l’erba nella casa del vicino, ma per farla crescere in campi nuovi e diversi: l’area sempre più nutrita del non voto; quella disamorata e scettica di certo elettorato cattolico, sorpreso in negativo dalle scelte della Giunta Giani; l’ampio ambito del civismo che vuole mantenere una sua autonomia dai partiti; quell’area non marginale dei delusi dalla politica regionale condotta dal centro-sinistra targato Giani; infine, quella nutrita compagine di insubordinati che vuole smentire il rito dell’ennesima elezione perdente. La medaglia d’argento è bella, ma soltanto l’oro luccica.

Fonte: Regionali toscane: con buona pace di De Coubertin solo l’oro luccica

In copertina: copyright Fotocronache Germogli