Emergenza abitativa, Chelli e Sirello (FdI) attaccano la Regione: “Fondi europei non utilizzati”

GERMOGLI PH: 14 GENNAIO 2018 FIRENZE VEDUTE AEREE CAREGGI CASE POPOLARI DI VIA NICCOLO' DA TOLENTINO

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Secondo FdI, il Governo Meloni avrebbe attivato oltre 400 milioni mentre la Regione non avrebbe presentato alcun progetto

 

Nel dibattito sulle politiche abitative regionale esplode la critica di Fratelli d’Italia, con i consiglieri Matteo Chelli e Angela Sirello che accusano la Regione Toscana di non aver colto l’opportunità offerta dalla recente riprogrammazione dei fondi strutturali europei destinati alla casa. I due esponenti sottolineano che “nelle settimane scorse, la cabina di regia per la gestione dei fondi strutturali europei ha analizzato le richieste di riprogrammazione provenienti dallo Stato e dalle Regioni circa la destinazione delle risorse a valere sul ciclo di programmazione 2021-2027” e ricordano come la Commissione europea, dopo una modifica regolamentare del 18 settembre 2025, abbia inserito tra le priorità di investimento l’obiettivo di “facilitare l’accesso ad alloggi sostenibili e a prezzi accessibili” al fine di sostenere programmi di realizzazione, riqualificazione, rifunzionalizzazione di alloggi da destinare al ceto medio a prezzo calmierato.

Secondo Chelli e Sirello, nonostante la possibilità di destinare fondi a programmi di realizzazione, riqualificazione e rifunzionalizzazione di alloggi per il ceto medio, le Regioni hanno complessivamente presentato richieste per soli 887 milioni, di cui oltre 400 milioni imputabili al Governo Meloni, mentre la Toscana non avrebbe presentato alcuna proposta “nonostante la grande emergenza abitativa che soprattutto a Firenze si fa sentire”.

I consiglieri denunciano che il Governo ha orientato alla casa risorse europee inutilizzate, mentre la Regione rimarrebbe immobile pur avendo impiegato, secondo i dati MEF aggiornati al 31 agosto 2025, solo il 43% dei 2,3 miliardi disponibili nel ciclo 2021-2027. Da qui l’accusa politica a una maggioranza regionale che, affermano, “propina costantemente la storiella melodrammatica per cui sulla casa il Governo non investirebbe un euro, inscenando sterili teatrini ad ogni piè sospinto”.

I due consiglieri sostengono che la realtà sia opposta alle narrazioni della giunta, arrivando a dichiarare che “Funaro, infatti, deve ringraziare Giorgia Meloni se a partire dal prossimo anno arriveranno importanti quantitativi di risorse, a cui si aggiungeranno, peraltro, i 500 milioni già previsti dalla legge di bilancio dell’anno precedente nell’ambito del ‘Piano Casa Italia’ dal 2028 al 2030”. Per Chelli e Sirello, se la sindaca avesse atteso le mosse del presidente Giani, “totalmente impreparato a gestire simili partite”, non sarebbero arrivate “neppure le briciole”. I due invitano infine Funaro a preparare progetti e piani cantierabili “diffidando dal cattivo esempio del Presidente Giani”.

Foto: Copyright Fotocronache Germogli