Dalla PAM nei Gigli fino al “Michelangelo”, da San Gallo a Ponte a Greve è tutto un proliferare di lotte di operai, studenti e cittadini contro il continuo deterioramento delle condizioni di vita, studio e lavoro imposto dall’incedere, sempre più spedito, della crisi. Due di queste sono le raccolte firme in via San Gallo e a Ponte a Greve rispettivamente nel contesto del presidio contro la torre dai 23 metri e il resort extralusso che la includerà (La Repubblica Firenze) e contro il progetto della strada per il condominio da 50 appartamenti, che taglierebbe in due il parco giochi dei bambini (La Nazione Firenze). Nella prima mobilitazione si è in particolar modo denunciata la mastodontica operazione speculativa «peggiore del cubo» (secondo il portavoce del Comitato Salviamo Firenze, citato dal Corriere Fiorentino), di contro alle rassicurazioni del Comune tramite La Nazione Firenze, il quale giura e spergiura che non vi sarà «nessuna altezza anomala» e che «il 20% [dell’area] sarà a canone calmierato»; la stessa testata, tuttavia, riporta anche l’ira dei residenti di via Cavour che parlano senza mezzi termini di «offesa alla città». Anche più “rumorosa” è stata la similare iniziativa di ieri del “Michelangelo” ancora in lotta contro l’accorpamento e riunitosi in presidio sotto il suo edificio, con docenti, studenti e genitori uniti nella lotta. Domani la CGIL darà seguito a detto presidio, scendendo in piazza davanti alla Prefettura, apprendiamo dal Corriere Fiorentino, che ha coperto in dettaglio anche il sit-in insieme alle sezioni nostrane di Repubblica e Nazione. Ancora più assordante l’urlo della 35enne panamense stuprata da un 26enne egiziano e da un 32enne marocchino, riecheggiato non solo su queste due ultime testate e sul Tirreno, ma addirittura dal Giornale di Vicenza, dalla Gazzetta di Modena, dal Messaggero Veneto e dalla triade Nuova Venezia-Mattino di Padova-Tribuna di Treviso. Eppure, non basta neppure la testimonianza del passante che ha fermato l’atto intervenendo in prima persona: per la retorica buonista e al netto della solidarietà pelosa della sindachessa, quest’ultima si è limitata a ringraziare le forze dell’ordine «per il pronto intervento con cui sono riusciti ad arrestare i due presunti aggressori», nonostante siano stati, oltre a ciò, identificati pure dalle telecamere presenti in zona. Continua però a vegetare nel degrado anche San Jacopino, da dove il Comitato Cittadini Attivi lancia l’ennesimo allarme, tramite il Corriere Fiorentino, stavolta a proposito di dieci spaccate in sette giorni con annessi bivacchi nei parchi. La cosa peggiore, tuttavia, è che quando dal degrado si passa alla criminalità aperta e ne nascono aggressioni più o meno violente, la sanità non viene in aiuto: La Nazione Firenze si è occupata, in un’inchiesta, dei «nemici insormontabili» delle attese e delle distanze dei vari pronto soccorso e degli ambulatori che portano un cittadino su tre a rinunciare alle cure per non vedersi dirottare, magari, dal Mugello a Firenze o addirittura a Prato. Vince però la sua battaglia, in questo contesto, una disabile romena esclusa dalla graduatoria ERP per aver rifiutato un appartamento al terzo piano in un soppalco: i «gravi e documentati motivi sanitari» sono stati notati dai giudici, che le hanno dato ragione. Ora, però, bisognerà vedere come questa ragione si concretizzerà. Nel frattempo, di lotte proseguono quelle degli operai in subappalto di Patrizia Pepe, che hanno occupato il negozio per otto ore fino a tarda sera affinché la committente partecipi al tavolo aperto dalla provincia di Prato per la vicenda di Montemurlo (Corriere Fiorentino, La Nazione Firenze), e quella dei lavoratori della PAM, che ieri hanno effettuato uno sciopero totale ai Gigli (La Nazione). La CGIL, intanto, ha già chiesto un confronto per chiarimenti sul destino dei lavoratori della Prosperius (La Nazione Firenze, Corriere Fiorentino), sullo sfondo del passaggio della ditta al gruppo Giomi, di cui parlavamo ieri. In città ci sarà ancora da battagliare contro i “furbetti” delle golf cars, spariti sì dal centro storico, ma ricomparsi a Fiesole, come ci aggiorna La Repubblica Firenze. A Empoli, infine, andrà in scena oggi l’esercizio democratico del referendum sulla multiutility: in un trafiletto, il Corriere Fiorentino informa che anche l’ex sindaco PD Vannino Chiti ha preso posizione per la ripubblicizzazione dell’acqua. (JCM)
In copertina: Copyright Fotocronache Germogli


