Firenze, emergenza accattonaggio con cani: 600 firme ignorate, promesse non mantenute e animali lasciati al sole

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Cani sotto il sole bollente per ore: la denuncia del Comitato Cittadini per Firenze

 

Una macchia d’olio che si espande tra il centro storico, Careggi e i mercati rionali: è il fenomeno dell’accattonaggio con animali, in particolare cani, che sta prendendo sempre più piede in città. A denunciare la situazione è Simone Scavullo, coordinatore regionale Toscana del partito REA (Rivoluzione Ecologista Animalista) e presidente del Comitato Cittadini per Firenze. Già a luglio 2024, il comitato aveva promosso una petizione popolare che ha raccolto oltre 600 firme, chiedendo al Comune di intervenire con modifiche al regolamento comunale per contrastare l’uso degli animali nell’accattonaggio.

Ma, fa sapere Scavullo, dopo un incontro con la vice sindaca a dicembre 2024, in cui l’amministrazione si era detta pronta a valutare soluzioni, non è arrivato alcun seguito concreto: “L’unica azione concreta è stata la creazione di un gruppo di operatori su strada che controllano se gli animali stanno bene – spiega Scavullo – ma il regolamento comunale vieta espressamente l’uso degli animali per l’accattonaggio (art. 15). È paradossale che si investano risorse per monitorare cani che non dovrebbero nemmeno stare in strada”.

I sopralluoghi effettuati dal Comitato hanno evidenziato condizioni critiche: i cani restano in strada per ore, spesso legati senza acqua né cibo, esposti al sole su asfalto che può superare i 60 gradi. Scavullo sottolinea la distinzione tra chi vive in strada con un cane per necessità e affetto, e chi invece sfrutta l’animale per guadagno, acquistandolo spesso da siti est europei e trattandolo senza alcuna dignità. “A queste persone non serve una multa” dichiara Scavullo, “serve il sequestro immediato dell’animale, come già avviene in altre città italiane come Trieste, Ferrara e Udine”.

Infine, il coordinatore regionale lancia una critica anche alle Guardie Zoofile locali: “Nonostante le segnalazioni dei cittadini, spesso le associazioni di guardie zoofile non intervengono concretamente, limitandosi a partecipare a eventi e campagne, senza un vero controllo sul territorio.” La battaglia per fermare lo sfruttamento degli animali nell’accattonaggio continua, ma senza un impegno concreto da parte delle istituzioni e senza una vera applicazione delle leggi, il fenomeno rischia di peggiorare ancora.