Firenze perde pezzi: in tre al giorno vanno via e ora vuole la scissione anche Ponte a Ema. Continuano le mobilitazioni al Ferrucci, ma occhio ai cinghiali a Rovezzano. La Firenze sui giornali di giovedì 15 maggio

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Altri squarci si aprono sulla bagnarola fiorentina: mentre si pensa a ulteriori divieti di fumare, stavolta alle fermate di autobus e tram (la mozione in questo caso è del M5S, “stranamente” approvata all’unanimità dalla Commissione politiche sociali e sanità, come riporta La Repubblica Firenze), si registrano ripetuti attacchi da parte di cinghiali nel parco di Ponte a Mensola a Rovezzano, che mettono in pericolo uomini e animali domestici per l’inutilità di tutti i tentativi di recinzione senza intervento alla radice da parte del Comune (l’inchiesta è de La Nazione Firenze); prosegue intanto la mobilitazione degli studenti per la riconversione dell’ex caserma Ferrucci in una mensa o una palestra, ma che rimanga dedicata alle scuole: ne hanno parlato sia La Nazione Firenze che il Corriere Fiorentino. Ma Firenze perde pezzi su tutta la linea, come si evince dall’inchiesta uscita sulla prima in cui, rispetto a dieci anni fa, sono 8.000 i fiorentini in meno residenti in città, una media di tre al giorno che se ne vanno, più la richiesta di referendum da parte del comune di Ponte a Ema per separarsi dalla città metropolitana e passare sotto Bagno a Ripoli, sostenuti da Italia Viva. I fiorentini rimasti, in effetti, se la passano sempre peggio: col Lungarno intasato dai pullman e dai cantieri e persino le guide turistiche a lanciare l’allarme pericolo e le sacrosante 200 richieste di pedonalizzazione di via Palazzuolo da parte degli artigiani ivi residenti, il Corriere Fiorentino, riportando queste due notizie, dà tutta la misura di quanto sia sempre più invivibile la città. Ma il Comune non vede, non ascolta, e, annullata la vendita di villa Basilewsky (La Repubblica Firenze), si pensa ai grandi progetti come il “People Mover” per il 2028: altri 12 mesi di lavori a saturare il pochissimo spazio rimasto per fondi che ancora non si trovano, come fa sapere La Nazione Firenze. E se, si legge sempre su quest’ultima, il TAR scagiona l’ex direttrice di Sollicciano per le gravissime carenze strutturali, invocando un “intervento straordinario” che chissà se e quando arriverà, prosegue l’infiammato dibattito polemico sul Forteto a due giorni dalla morte di Rodolfo Fiesoli: all’attacco sia la Lega che l’Associazione vittime, citate sempre dalla sezione fiorentina della Nazione e dal Corriere Fiorentino. (JCM)