Il prezzo medio per un box a Firenze tocca i 51.877 euro. Le spaccate dilaganti e le nuove regole delle ZCS a pagamento rendono la sosta un campo minato, con i prezzi dei garage che volano alle stelle
Non era bastato raggiungere il secondo posto a livello nazionale per incidenza di reati, né la quarta posizione in classifica per indice di pericolosità stradale: nel 2025 Firenze pare essersi conquistata un altro — ennesimo — primato indesiderato: secondo l’ultima indagine di Casa.it, Firenze si piazza al secondo posto in Italia — subito dopo Napoli — per il costo di garage e posti auto, con un prezzo medio di 51.877 euro:
A Firenze le tre zone più costose sono Centro, Centro Storico con un prezzo medio di vendita di 139.273€, Leopoldo-Poggetto-Statuto, Montughi con 99.348€ e Parco delle Cascine, Porta al Prato-Borgo Ognissanti, San Iacopino con 55.687€. Le tre zone più convenienti sono Rifredi con 39.611€, Firenze Nova, Novoli con 36.695€ e Isolotto con 33.323€.
Se da un lato queste cifre possono rallegrare proprietari e operatori del mercato immobiliare, dall’altro raccontano una città in cui possedere un’auto per i fiorentini significa affrontare una battaglia su più fronti: trovare parcheggio, idealmente nella propria ZCS di residenza, mentre i posti disponibili svaniscono in una giungla di oltre 300 cantieri e lavori pubblici; pagare per la sosta quando ci si sposta fuori dalla propria zona; infine, sperare che l’auto non venga danneggiata dalle spaccate. A Firenze il fenomeno degli atti vandalici è infatti ormai strutturale: solo nell’ arco di sei mesi (da settembre 2024 a febbraio 2025) sono state conteggiate 378 spaccate nella categoria “criminalità di strada” monitorata dalla Fondazione Caponnetto; nella zona di Piazza Vittorio Veneto da oltre un anno viene documentata una raffica di spaccate ormai quasi quotidiana, con vetri in frantumi e auto rovistate senza sosta.
La situazione è ulteriormente aggravata dai cantieri aperti in tutta la città e dai lavori della tramvia, che sottraggono parcheggi ovunque, rendendo anche il semplice gesto di trovare un posto libero un’impresa logorante, soprattutto nel centro storico. A questa pressione si aggiunge la nuova regolamentazione sulla sosta: la città è suddivisa in cinque zone a sosta controllata (ZCS), per le quali i residenti debbono registrare la targa del veicolo sul portale – altrimenti rischiano la multa – e se vogliono parcheggiare in un’area diversa dalla propria devono comprare un pass mensile per ogni zona. I non residenti pagano anche fino a 500 euro all’anno per una ZCS centrale. Il meccanismo di controllo è digitale: lettura targhe automatica, sistemi che rilevano chi sgarra, con il famigerato “Cerbero”a sorvegliare la sosta abusiva nella città.
Il bilancio è che a Firenze il parcheggio in strada non è più solo un disagio: è un rischio economico misurabile che molti residenti traducono in un “costo-sicurezza”, rivolgendo lo sguardo verso un garage privato. Ecco allora che la domanda di box cresce, e con essa i prezzi: un circolo perverso in cui chi paga per parcheggiare “in sicurezza” alimenta la statistica che pone Firenze al secondo posto nazionale. Tutto ciò fa sì che per molti la scelta di dove mettere la macchina diventi una scelta fatta sotto ricatto: o si acquista un box privato, o si rischiano multe, danni al veicolo, perdite di tempo e stress costante.
Il costo complessivo è elevatissimo: chi possiede un’auto deve scegliere tra investire in un box, sostenere i costi della sosta regolamentata o rischiare la strada. Il prezzo medio di 50.000 euro simboleggia una Firenze in cui l’automobile equivale a un mutuo perpetuo su sosta, rischio e rigida disciplina urbana. Firenze ancora una volta si rivela matrigna esigente, che impone ai cittadini un tributo quotidiano e implacabile: quei 50.000 euro rappresentano il conto reale e tangibile di chi osa circolare su quattro ruote.
