Forteto: alle vittime nemmeno spiccioli. Affondo di Bambagioni: “Amici del ‘profeta’ hanno impedito salvataggio”

GERMOGLI PH 2 MAGGIO PELAGO DIACCETO CHIESA DI SAN LORENZO RODOLFO FIESOLI FONDATORE COMUNITA' FORTETO IN CHIESA PASSA TRA LA GENTE A RITIRARE LE OFFERTE
ESCLUSIVA LA NAZIONE

“Mala gestione confermata, forse c’è malafede”

 

Da sempre in prima linea nella battaglia per la verità sul Forteto, Paolo Bambagioni, consigliere comunale della Lista civica Eike Schmidt e Presidente della Commissione Controllo del Comune di Firenze, è intervenuto così dopo la notizia che le vittime non avranno alcun risarcimento: “Fin da quando emersero i processi giudiziari, fu subito chiaro che la posizione dei sindacati, che rappresentavano i lavoratori, era in linea con il ‘profeta’. Loro si trinceravano dietro la difesa dei posti di lavoro per evitare il commissariamento. Io dissi, già in assemblea con i lavoratori, che l’unica soluzione era troncare con il passato, mettere in vendita il Forteto e affidarlo a un imprenditore. Avevamo anche delle offerte perché era un trasformatore del latte importante in Toscana. Dunque, era una storia già scritta. Anche perché gli amici del ‘profeta’ hanno voluto far morire tutto con Sansone, lavoratori compresi. Ci sono delle responsabilità e le criticità sono emerse nettamente dai bilanci e dall’erosione del patrimonio, conclamatesi già dal 2020. Il fatto che non sia stato accantonato nulla per le vittime certifica questa mala gestione, forse pure una malafede”.

In copertina: copyright Fotocronache Germogli