Emergono nuovi, inquietanti dettagli con l’arresto di tre membri della banda dei quattro che ha rapinato Dior il 31 agosto: col quarto ancora ricercato, dalle indagini riportate su Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino e La Nazione Firenze emerge che la base d’appoggio sarebbe stato un B&B proprio accanto alla boutique, ed è da lì che si sarebbero aperti il varco per entrare e mettere a segno il colpo. Un risvolto dall’apparenza anche tragicomica, se si pensa alla situazione altrettanto grave perché pure più generale, descritta su quest’ultima testata, in cui le 400 multe finora comminate accennano a un contesto di diffusione di affitti fantasma estremamente capillare, in cui persino la tanto vituperata Napoli, sempre oggetto di facili ironie, risulta più in regola di Firenze. A ciò si associa la piaga delle truffe digitali e dei contratti fasulli: un’indagine di Federconsumatori, rilanciata sempre dallo stesso giornale, e coprente il periodo dall’inizio del 2024 al 31 ottobre 2025, ha registrato ben 681 richieste d’aiuto tra SMS ed e-mail falsi, porta a porta ingannevoli, chiamate camuffate da servizio clienti o richieste di denaro (si parla di migliaia di euro) da poliziotti non realmente tali, o addirittura tramite voci familiari riprodotte con l’intelligenza artificiale. I settori prediletti, però, rimangono gli stessi di sempre: un 29% in ambito energia, 21% nel finanziario, 18% beni di consumo e telefonia e solo un 4% su sanità e turismo e un 2% su trasporti e istruzione. In pratica, chi ancora ha un po’ di soldi deve tenerseli ben stretti perché sono facile preda di gente ancora più disperata, sicuramente senza scrupoli; proprio per questa precaria situazione economica rischia infatti di non decollare nemmeno il turismo invernale: l’Abetone, per esempio, ha aumentato i prezzi del 4-5% rispetto all’anno scorso, fa sapere il Corriere Fiorentino, con uno skipass che può arrivare a costare persino 53 euro al giorno. Il pericolo, pertanto, è quello delle visite “mordi e fuggi”. All’ex Convitto della Calza, intanto, sono state coperte le targhe dell’albergo illegale (La Repubblica Firenze) e, a Dio piacendo, è probabile che ci libereremo anche della piaga urbanistica dei monopattini elettrici: qualcuno dev’essersi accorto, probabilmente leggendo le nostre denunce in merito, del pericolo che quegli strumenti silenziosi rappresentano per tutti, sia per strada che sui marciapiedi: «motivi di sicurezza» sono infatti quelli citati dal Comune per decretarne il bando a partire dal 1° aprile, sperando non sia uno scherzo. Manifestano addirittura «sorpresa» Assosharing e Bird, evidentemente abituati a una mentalità per la quale tutto dev’essere permesso e il profitto viene prima della sicurezza dei cittadini, con la seconda che si spinge fino a minacciare un ricorso al TAR e la prima a fare eco parlando di «caso unico in Italia»: se ne sono occupati La Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino, La Nazione Firenze e finanche La Provincia di Como. Nel frattempo, a Prato, un maxi blitz con 800 agenti nelle celle della Dogaia ha fatto emergere scenari solzhenitsiniani tra «spedizioni punitive, pestaggi e minacce» ad opera di due boss che «seminavano il terrore» e gestivano una capillare piazza di spaccio nel carcere approfittando persino di un’addetta alle pulizie con cui uno dei due intratteneva una relazione. La vicenda è stata narrata con dovizia di particolari dal Corriere, non ovviamente quello della droga ma il nostro Fiorentino. Sul quale, a coronamento di questa rassegna, leggiamo, come anche su La Nazione Empoli e Il Tirreno Pisa, della «rivolta dentro il PD regionale» partita dall’Empolese-Valdelsa sempre per le nomine, percepite come «calate dall’alto» e non riflettenti né il consenso né la geografia dei territori, e l’annesso siluramento dell’assessore alla Cultura del comune di Certaldo, Clara Conforti. (JCM)
In copertina: Copyright Fotocronache Germogli
