Franchi, duro attacco di Firenze Democratica: “Doveva essere verde e a consumo di suolo 0, invece… Il Padovani? Un cantiere alla cieca (costato 10 milioni)”

GERMOGLI PH: 29 APRILE 2024 FIRENZE ALLA LIBRERIA BRAC LA CANDIDATA SINDACA DELLA LISTA FIRENZE DEMOCRATICA CECILIA DEL RE HA PRESENTATO IL PROGETTO VERSO LA CITTA' PUBBLICA UNA NUOVA STRATEGIA PER LA CASA PUBBLICA NELLA FOTO CECILIA DEL RE

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“Appare molto singolare che solo ora l’amministrazione – proprietaria dell’impianto sportivo e committente dei lavori – venga a conoscenza di tutta una serie di problemi che non consentiranno di rispettare l’iniziale cronoprogramma e decida quindi di comunicarlo alla città”. A intervenire così sui ritardi al Franchi sono Cecilia Del Re, capogruppo in Comune, e Serena Berti (Q2).

 

“Per oltre un anno e mezzo – si legge in una nota della lista di minoranza –, ogni lunedì in consiglio comunale sono stati chiesti aggiornamenti sull’avanzamento dei lavori da parte di varie forze di minoranza. La risposta era sempre la stessa, ovvero che i tempi sarebbero stati rispettati, salvo poi comunicare – una volta passate le elezioni regionali – che la copertura della Fiesole slitterà al 2027, con buona pace delle rassicurazioni per il centenario della società gigliata che erano state più volte date”.

“A lasciare l’amaro in bocca – proseguono Del Re e Berti – non è solo questo “tempismo” che conferma un problema di trasparenza e comunicazione tra giunta e città, ma anche il fatto che del progetto di rigenerazione urbana esterno allo stadio non si è saputo più nulla, di cosa avverrà e con quali risorse e tempi verrà realizzato. Le due trasformazioni dovevano infatti andare di pari passo nell’ottica di un nuovo volto da dare a questa parte di città”.

“Ciò che è certo è che sono stati investiti 10 milioni di risorse pubbliche per il restyling dell’impianto da rugby Padovani, quando ne sarebbero bastati molti meno (e sarà un problema garantire anche la manutenzione di quell’impianto a lavori finiti) perché senza concertarlo con Fiorentina – ricordano le consigliere – era stato prescelto quell’impianto come luogo alternativo dove far giocare la squadra durante i lavori. Una cantierizzazione “alla cieca” che sta proseguendo senza una bussola certa su risorse e tempi”.

“Con il protrarsi dei tempi, a rischio saranno a questo punto anche i finanziamenti europei e i costi sono destinati ad aumentare. Lo scenario, insomma, si fa sempre più cupo, quando doveva essere invece un progetto verde che puntava su consumo di suolo zero, energia pulita e recupero delle acque piovane. Per ora però – è l’amara constatazione – la pioggia continueranno a prenderla solo i tifosi della Curva e della maratona”.

In copertina: copyright Fotocronache Germogli