Il Governo Meloni punta su Firenze: Firenze ospiterà il nuovo centro di eccellenza per la formazione multidisciplinare

Istituto agronomico per l'oltremare

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Il Centro di eccellenza potrebbe diventare un motore di crescita delle PMI italiane nei mercati esteri. Fratelli d’Italia plaude all’iniziativa: “Un’importante opportunità per il tessuto economico fiorentino”

 

Firenze è destinata a diventare un nuovo polo di eccellenza per la formazione multidisciplinare, grazie all’iniziativa voluta dal governo Meloni. Sarà istituito nel complesso storico dell’ex Istituto Agronomico per l’Oltremare (IAO) un Centro di eccellenza italiano che avrà l’obiettivo di sostenere l’internazionalizzazione delle imprese italiane e potenziare la cooperazione allo sviluppo.

Il progetto si configura come un importante strumento strategico per accompagnare le piccole e medie imprese (PMI) sui mercati internazionali, rafforzando i canali di migrazione regolare in funzione delle esigenze del tessuto produttivo italiano. Inoltre, il centro contribuirà alla stabilità dei Paesi partner e alla formazione di manodopera altamente qualificata, in linea con gli obiettivi del Piano Mattei per l’Africa, come sottolineato nella nota della Farnesina riportata da AGI.

I consiglieri di Fratelli d’Italia, Giovanni Gandolfo, Angela Sirello (capogruppo), Alessandro Draghi e Matteo Chelli, hanno espresso un forte apprezzamento per questa iniziativa, definendola “una notizia estremamente positiva per Firenze, per tutto il territorio e il tessuto economico“. In una dichiarazione unitaria, hanno aggiunto: “Una risposta concreta a quanti lamentano che il governo Meloni non stia facendo abbastanza sul fronte economico per il nostro Paese. Un plauso al nostro esecutivo”. Questo progetto segna un passo importante per la città di Firenze e per le sue prospettive di sviluppo economico, contribuendo al rafforzamento della competitività delle PMI italiane sui mercati esteri e consolidando il ruolo del nostro Paese nelle dinamiche internazionali.

Foto: Sailko su Wikimedia Commons CC BY-SA 3.0