Il metodo Tomasi è un “riferimento pratico” e la civica può intercettare quel voto “che decide le elezioni”.
“Come dirigente regionale e responsabile della zona Empolese-Valdelsa, accolgo con convinzione la nascita della lista civica a sostegno di Alessandro Tomasi. È un passaggio politico che rafforza una candidatura già autorevole e che indica una strada chiara: allargare il perimetro della coalizione a energie sociali, professionali e associative che chiedono discontinuità, concretezza e risultati. Una lista civica può contare davvero perché non è un cartello elettorale dell’ultima ora: i promotori parlano di un ‘movimento spontaneo e trasversale’ che si è coagulato attorno al profilo di un ‘sindaco che ascolta e fa’, con tavoli di lavoro su sanità, impresa, sport, trasporti e infrastrutture, e con l’obiettivo dichiarato di ‘scardinare un sistema di potere incancrenito’ senza limitarsi alla critica, ma mettendo ‘la concretezza alla base dell’azione’. Sono parole nette, uscite sulla stampa toscana in queste ore, che descrivono bene il perimetro civico e programmatico del progetto. Questa impostazione ha un valore politico preciso: portare nelle urne cittadini spesso ‘lontani dalla politica e frustrati dall’attuale sistema di potere’, cioè esattamente quel voto che decide le elezioni quando la sfida è equilibrata”. Semaforo verde da Fratelli d’Italia all’operazione della Lista civica per Tomasi presidente, con Federico Pavese, dirigente regionale di Fratelli d’Italia e responsabile per l’Empolese-Valdelsa, che su gonews.it esprime apprezzamento per la dichiarazione d’intenti, l’impegno, la volontà di allargare il perimetro. Nessuna paura di un’eventuale sottrazione di voti a destra ma l’opportunità di pescare nel non voto ma anche di sottrarre a sinistra. Cioè essere determinanti e vincere.
“Tomasi, con il suo metodo, ha marcato con chiarezza le priorità – prosegue Pavese nel suo intervento -. Lo sviluppo deve essere messo ‘al primo posto delle priorità’ e ‘noi vogliamo fare questo in Regione’: è una dichiarazione semplice e misurabile, coerente con il suo profilo amministrativo. La stessa linearità emerge sul nodo più sensibile per i toscani: la sanità. In visita al pronto soccorso di Torregalli ha riconosciuto il lavoro del personale ma ha chiesto ‘organizzazione e gestione efficienti’, indicando criticità strutturali e la necessità di invertire la rotta sulle liste d’attesa e sugli investimenti. È un approccio che unisce realismo e responsabilità, e che parla sia agli operatori sia agli utenti”.
“Il cantiere civico – sottolinea Pavese – ha già messo in agenda impresa, lavoro, sport come comunità, e infrastrutture: pilastri concreti che intercettano bisogni reali e su cui misurare tempi, costi e risultati. La stampa regionale ha sottolineato che la partita si giocherà anche al centro, cioè su competenza amministrativa, credibilità personale e capacità di allargare. La lista civica per Tomasi nasce esattamente in questo spazio politico, con professionisti, imprenditori, medici, mondi dello sport e del sociale. Non è un caso che in più territori realtà civiche abbiano già segnalato apertura e disponibilità a collaborare con il progetto, confermando che il perimetro va oltre gli schieramenti tradizionali. E questo progetto conta anche per Empoli e l’Empolese-Valdelsa. Per noi, che ogni giorno incrociamo bisogni concreti (sicurezza urbana, liste d’attesa, mobilità, sostegno a imprese e lavoro), il metodo Tomasi è un riferimento pratico: ascolto strutturato dei territori (incontri con comitati e categorie prima delle scelte, non dopo); misurabilità degli impegni (priorità poche, chiare, con indicatori pubblici (tempi d’attesa, cantieri, attrattività d’impresa); discontinuità sul governo regionale della sanità (più efficienza organizzativa, valorizzazione del personale, interventi sugli spazi e sulle dotazioni, lotta agli sprechi). Questa è la grammatica del buon governo – responsabilità sui risultati, trasparenza sui numeri, dialogo sociale – da parte di un candidato presidente credibile”.
“La credibilità non si improvvisa – riflette il dirigente di Fratelli d’Italia -: Tomasi è al secondo mandato da sindaco, ha consolidato nel tempo un consenso personale riconosciuto anche dai principali osservatori e ha costruito una reputazione da amministratore pragmatico. È su questa base che il civismo sceglie di investire: non su slogan, ma su un curriculum amministrativo e su una leadership che aggrega. Considero la lista civica per Tomasi un valore aggiunto per tre ragioni: allarga la partecipazione (porta al voto cittadini e competenze non schierate, indispensabili per vincere e per governare); rafforza l’agenda di governo (sanità, sviluppo, infrastrutture, sport e sociale non come rubriche, ma come cantieri con tempi e responsabilità; rende chiara la discontinuità (non contro qualcuno, ma per un modello amministrativo fondato su ascolto, efficienza e misurabilità degli obiettivi)”.
“Per la Toscana che lavora, produce, cura, studia e chiede serietà, la nascita della lista civica è la conferma che la candidatura di Alessandro Tomasi è la più solida e la più capace di unire. Come responsabile di zona per l’Empolese-Valdelsa, ci sarò con le mie proposte, con la rete territoriale e con l’impegno quotidiano a tradurre in fatti un’idea semplice di governo: fare bene le cose necessarie, presto e senza sprechi”, conclude Pavese.
In copertina: copyright Fotocronache Germogli