Di Roberto Vedovi
In un afoso pomeriggio di Giugno sì è svolta una piccola commemorazione per ricordare i 2 anni dalla scomparsa della piccola Kata. Sarà stato l’orario, sarà stato il caldo, davvero esiguo il numero di cittadini presenti. Nutrita invece la sfilza di giornalisti per accparrarsi il posto in prima fila, per strappare una dichiarazione sensazionale o lo scoop del giorno.
Purtroppo non c’è nessuna novità dagli investigatori, resta l’amara sensazione per una situazione nella quale non sì è intervenuti con la necessaria decisione nei momenti immediatamente successivi alla sparizione. Grazie all’Associazione Penelope Toscana, che tiene i riflettori accesi non solo su Kata, ma sugli altri 54 minori scomparsi in Italia e mai ritrovati. C’eravamo noi di Abusivismo e Degrado Firenze, Francesca Caroti e Roberto Vedovi, e Simone Gianfaldoni del Comitato Cittadini Attivi San Jacopino, che nel nostro piccolo abbiamo portato la nostra solidarietà a Katherine Alvarez, ricordando i giorni immediatamente successivi al 10 Giugno 2023. Sono stati affissi alle pareti dell’ex Astor 24 piccoli cuori con all’interno frasi come “Sei la figlia di tutti noi”, “Meriti voce, memoria e giustizia” o “Chi sa, parli per te e per tutti”, e 2 lettere, una scritta da Katherine, l’altra dall’Associazione Penelope.
Assenti ingiustificate le Istituzioni Comunali: che la Sindaca sia refrattaria a questi luoghi è ormai un dato di fatto, alla luce degli imbarazzanti silenzi degli ultimi due anni e, ancor prima, quando – da assessora ai servizi sociali – non fu in grado di intervenire in supporto dei tantissimi minori e soggetti fragili presenti all’interno dell’Astor. Lo stesso vale per il Presidente del Quartiere 1, sempre pronto a farsi immortalare con il vip di turno, ma oggi assente ingiustificato. Difficile credere che non ne fossero a conoscenza: sia la stampa che le TV locali avevano ampiamente annunciato l’evento.
Probabilmente Katherine Alvarez non ha lo stesso appeal di Vasco Rossi.