Il Sole 24 Ore incorona Firenze: seconda città italiana per criminalità. La giunta Funaro fa la vittima: “Colpa del Governo”

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La sindaca Funaro se la rifà con Roma, accusata di “immobilismo”. Ma Fratelli d’Italia replica: “Dove amministra il PD, il crimine fiorisce”. Nella top ten anche Livorno e Prato: ovviamente tutte città a guida PD

 

Già lo sapevamo, o potremmo dire “lo percepivamo”: Firenze si colloca ormai stabilmente sul podio nazionale tra le città più colpite dalla criminalità.

Secondo l’ultima classifica dell’Il Sole 24 Ore, basata sui reati denunciati e rapportati alla popolazione, Firenze figura al secondo posto in Italia per numero di reati denunciati ogni 1.000 persone (65,3 reati nel 2024), dietro solo alla ben più grande e popolosa Milano con 69,7. Nella classifica del 2024 il capoluogo toscano era già al terzo posto, e poco manca che un giorno la Firenze dell’era Funaro riesca a scalare anche l’ultimo gradino, e aggiudicarsi l’ambito riconoscimento come città più criminale d’Italia.

Sul podio delle dieci città più colpite dal crimine figurano anche le vicine Livorno e Prato. E questo porta ad una seconda considerazione che non sugge agli occhi critici delle forze di opposizione: quasi sempre, nella rosa delle città più pericolose d’Italia si registrano amministrazioni guidate dal Partito Democratico.

Se la rifà con Roma la sindaca Sara Funaro, che oggi ha dichiarato: “Sulla sicurezza nonostante i molteplici annunci elettorali il Governo continua a non dare nessuna risposta e fa solo propaganda, non c’è nemmeno un euro in manovra… Gli amministratori locali sono soli e senza gli strumenti adeguati…”  Funaro ricorda che il Comune ha già messo in campo azioni proprie — come l’aumento a 19 delle pattuglie notturne della Polizia Municipale, 200 nuove assunzioni sul corpo, l’obiettivo di 1.000 agenti entro il 2026 — ma lamenta la mancanza di risposte dal Governo: risorse insufficienti (il Fondo nazionale per la sicurezza urbana è “circa 25 milioni”, considerati «assolutamente insufficienti») e assenza di politiche di prevenzione efficaci.

Dall’altro lato, i consiglieri di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi, Angela Sirello e il consigliere regionale Jacopo Cellai respingono quello che sembra l’ennesimo disco rotto del PD fiorentino: attaccare il Governo per coprire i fallimenti locali:“Lo sospettavamo, ma oggi ne abbiamo la conferma nero su bianco: dove amministra il PD, fiorisce il crimine… Non solo Firenze, infatti (come ormai siamo abituati a ‘scoprire’ dalla classifica) ma anche Livorno e Prato risultano nella top ten delle città più insicure nella classifica del Sole 24 Ore. L’unica cosa chiara è l’incapacità della sinistra di combattere efficacemente la criminalità.”   

Al coro delle critiche si aggiunge anche la Lista civica Eike Schmidt, con una posizione altrettanto severa verso Palazzo Vecchio. “Ancora una volta Firenze sale in classifica e ancora una volta sono notizie pessime ma reali. Il deterioramento della città è evidente in tutti i quartieri,” affermano Eike Schmidt, Paolo Bambagioni e Massimo Sabatini. “Dalla giunta Funaro leggiamo i soliti strali contro il Governo, che comunque deve fare di più, ma il problema vero è la sottovalutazione locale. Cosa ha fatto il PD per rendere più sicure le strade? Perché non vengono usati pienamente i poteri del sindaco, dal daspo urbano alla dotazione del taser?” La Lista Schmidt accusa inoltre l’amministrazione di respingere sistematicamente le proposte di deterrenza, come l’uso del taser, e di non affrontare il tema del caro-affitti che scoraggia gli agenti dal rimanere in città. “Molti crimini sono commessi da stranieri: non ha senso continuare a osteggiare il CPR. Firenze, Prato e Livorno — tutte toscane e tutte a guida PD — mostrano chiaramente che il centrosinistra ha perso il controllo della sicurezza urbana.”

Lo scaricabarile eterno tra la giunta PD e il Governo centrale sta stancando. Intanto Firenze, Livorno e Prato si contendono il primato dell’insicurezza. È comodo dare la colpa a Roma, ma dopo decenni di governo locale il PD non può più nascondersi. I cittadini non chiedono polemiche: chiedono sicurezza, presenza e regole. Tutto ciò che, oggi, sembra mancare.

Foto: Copyright Fotocronache Germogli