Il boomerang della repressione sta tornando verso il Collettivo di fabbrica della GKN, in seguito agli scontri di sabato all’aeroporto di Peretola: un corteo, ricordano gli organizzatori, nato «per denunciare un problema apparentemente tecnico», ma di cui si sospetta il dolo, ovverosia l’assenza del revisore dei conti per far partire il piano di riabilitazione della fabbrica. Tuttavia, quanto avvenuto l’altro ieri ha finito per spostare, com’era ovvio e prevedibile, tutta l’attenzione esclusivamente sui “facinorosi”, “violenti” e “delinquenti”: così li ha definiti il SIULP, con la Digos che già sta indagando e avrebbe riconosciuto subito alcuni dei protagonisti delle vicende. Immediate e scontate le condanne di Giani e Funaro. Il tutto è stato coperto da La Nazione Firenze e La Repubblica Firenze, col Resto del Carlino Bologna soffermatosi sui cinque agenti felsinei feriti. Chissà se ci saranno altrettante condanne e solerti indagini per il furto subìto da un medico pensionato non vedente sulla T2, la cui famiglia (moglie, figlia e il di lei fidanzato) è già stata presa di mira da atti del genere e a cui comunque già prima nessuno aveva offerto il posto a sedere, secondo la ricostruzione effettuata dallo stesso a La Nazione Firenze. Di altri sgarbi, si legge sempre su quest’ultima, è stato fatto bersaglio l’europarlamentare meloniano Giovanni Donzelli, che ha sporto denuncia per rintracciare l’autore del video falso, realizzato con l’IA, in cui lo si ritrae incolpando Sigfrido Ranucci per «aver messo il naso dove non doveva». E mentre Sesto Fiorentino si prepara alle elezioni di primavera, quindi al post-Falchi, il comune di Castiglione della Pescaia insorge contro il parco eolico, ritenuto dannoso per l’ambiente paesaggistico e l’ecosistema. Un esempio, questo, citato su Repubblica Firenze, che andrebbe replicato anche nel fiorentino rispetto alle strampalate uscite del riconfermato governatore. (JCM)
In copertina: Copyright Fotocronache Germogli