Inquinamento acustico. Solo 2 fonometri in dotazione alla Municipale e solo 19 controlli effettuati

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Palagi (Sinistra Progetto Comune): “La risposta a un’interrogazione di questa estate conferma gli errori politici del centrosinistra e del governo cittadino”

 

“I fonometri a disposizione della Polizia Municipale continuano a essere due. Il personale formato e abilitato per il loro utilizzo continua a essere composto da sei persone, tra cui quattro unità di Polizia Giudiziaria. Non ci sono campagne di controllo generiche. Il Comune si attiva solo a seguito di reclami e proteste da parte della cittadinanza. Intatti le fonometrie fatte sarebbero 19, di cui 10 in centro storico, ma non è chiaro se questi numeri siano riferibili all’estate 2025, a tutto l’anno in corso, o addirittura a finestre maggiori di tempo. La Giunta si difende spiegando che da due anni è necessaria la querela perché le risultanze delle misurazioni abbiano valore giuridico. Il valore sociale e quello politico evidentemente non hanno grande centralità per il centrosinistra. Noi la pensiamo diversamente”. A intervenire sul tema dell’inquinamento acustico è Dmitrij Palagi, consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune.

“Apprezziamo le spiegazioni tecniche che ci sono state date e le condividiamo – aggiunge Palagi –: ci è stato detto che non si può misurare il “rumore” della movida, perché occorre identificare un emettitore riconoscibile e dei corpi riceventi determinati, agendo nei confronti di attività economiche e attività temporanee”.

“Le mail di protesta della cittadinanza e le segnalazioni – ben documentate anche sulle piattaforme digitali – sono certamente superiori ai 20 casi, quindi niente di quanto ci ha riferito l’Assessore Giorgio è ostativo a cambiare radicalmente approccio nella difesa della salute della residenza e del diritto al riposo”, sottolinea Palagi.

“Anche su questo tema occorre un modo diverso di fare politica, facendo emergere i diversi interessi e bisogni, per poi fare sintesi e sintesi che riconoscano i conflitti, tutelando i soggetti più deboli tra le parti. Per farlo servono più strumenti e più personale”, conclude.

In copertina: copyright Fotocronache Germogli