Ieri l’incontro a Firenze. Schmidt, Bambagioni, Sabatini: “Le istituzioni pubbliche devono tornare ad agire con trasparenza ed etica nella nostra regione”
“Prima del sistema trasporti che non funziona, prima della multiutility e delle bollette sempre al rialzo in questa regione, prima ancora delle città toscane sempre più insicure, prima di tutto, in Toscana, c’è un’enorme, e irrisolta, questione morale. C’è una questione morale gigantesca proprio in casa di quel partito che per decenni ha chiesto agli avversari le dimissioni al primo avviso di garanzia, ma oggi colpevolmente tace. Lo vediamo a Prato, il cuore industriale della Toscana, dove si è scoperchiato un vero e proprio sistema; alla luce di quanto emerso, ripensiamo a ciò che abbiamo ricostruito e denunciato, perché da consiglieri di minoranza non potevamo tacere con quei documenti in mano, su Firenze.” Lo hanno dichiarato nel corso di un incontro con Alessandro Tomasi ieri a Firenze Eike Schmidt, Paolo Bambagioni e Massimo Sabatini (Lista Schmidt).
“A fronte di questo quadro”, aggiungono, “Alessandro Tomasi è l’uomo giusto perché ha dimostrato di saper cambiare il territorio con una sana amministrazione e perché ha sempre preso voti oltre il perimetro del Centrodestra, la vera sfida per la coalizione, alla quale contribuiremo come progetto civico. Proprio per questo, abbiamo proposto a Tomasi di farsi alfiere di questa battaglia per la trasparenza e l’etica nelle Istituzioni pubbliche in Toscana. Tomasi è l’uomo giusto perché ha dimostrato, con i fatti, di fare una politica non per i partiti ma per i cittadini, come piace a noi”. Massimo Sabatini sarà candidato in supporto di Tomasi nella Lista civica.
Il tema sollevato dalla Lista civica Eike Schmidt — quello dell’etica nella gestione pubblica — tocca una questione profonda, che molti cittadini sentono come urgente e reale. Ripristinare trasparenza e integrità nelle istituzioni deve ora diventare un impegno tangibile, misurabile nei comportamenti e nelle scelte quotidiane. Ed è proprio su questo terreno, più che sulle appartenenze politiche, che si giocherà la vera credibilità di chi aspira a guidare la Toscana.