Strategia o fuga? salta la seduta su Francesca Albanese a tre giorni dal voto
Di Roberto Vedovi
A tre giorni dalle elezioni regionali, il Partito Democratico fiorentino incappa in un nuovo scivolone politico. La Commissione 7 del Comune di Firenze, dedicata a pace, diritti umani e immigrazione, ha annullato all’ultimo minuto la seduta prevista per discutere la proposta di conferire la cittadinanza onoraria a Francesca Albanese, relatrice speciale ONU per i Territori Palestinesi.
Il motivo ufficiale? L’indisponibilità della presidente Stefania Collesei (PD). Ma il sospetto, tutt’altro che velato, è che si tratti di una mossa strategica per scongiurare un imbarazzante scontro interno al partito. La proposta di cittadinanza onoraria ad Albanese, figura controversa per le sue posizioni, avrebbe messo a nudo le profonde divisioni nel PD fiorentino: da un lato l’ala “schleiniana”, favorevole al riconoscimento, dall’altro l’area riformista, nettamente contraria. Piuttosto che affrontare un dibattito pubblico che rischiava di trasformarsi in un’autogol mediatico, il PD ha scelto la via dell’annullamento, un escamoutage che puzza di opportunismo politico e mancanza di coraggio.
A pochi giorni dal voto regionale, questa decisione non fa che confermare l’immagine di un partito frammentato, incapace di gestire le proprie contraddizioni interne senza ricorrere a stratagemmi degni di una commedia fantozziana. Un biglietto da visita pessimo per chi ambisce a guidare la Toscana, rivelando una gestione opaca e timorosa che rischia di pesare sulle urne. Firenze e i suoi cittadini meritano di meglio: trasparenza, coerenza e il coraggio di affrontare le questioni, anche quelle divisive, senza nascondersi dietro improbabili indisponibilità.