A 24 ore dalla manifestazione tutti ne parlano. Si è rotto il muro dell’indifferenza.
Mossuto: “Amministrazione non ne azzecca una, giusta la piazza”. Sabatini: “Evitano i cittadini, sostengono gli imbrattatori”. Fratelli d’Italia: “Governare vuol dire ascoltare tutti”.
Fanno discutere le dichiarazioni del Capogruppo PD Luca Milani contro la piazza di ieri, il quale sembra voler sostenere che la piazza di ieri fosse composta non da cittadini ma da truppe cammellate del Centrodestra. Nel far questo, inoltre, sembrerebbe voler riconoscere – più o meno consapevolmente – al Centrodestra, a Firenze, una grande capacità di mobilitazione.
“La presenza ieri, in Piazza Signoria, di consiglieri comunali di centrodestra durante il flash mob sta a certificare che si è trattato di una manifestazione organizzata dai partiti di centrodestra e non di cittadini spontaneamente riuniti”, asserisce Milani.
“Preme innanzitutto rilevare – prosegue la requisitoria di Milani – che, sul tema della sicurezza, i partecipanti al flash mob hanno decisamente sbagliato il luogo davanti al quale manifestare dato che la sicurezza deve essere garantita dal Ministero dell’Interno che è responsabile della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, con il Dipartimento della Pubblica Sicurezza che coordina le forze di polizia”.
Non pago, Milani rincara la dose: “In questo flash mob poi si sono mescolati una serie di temi che niente hanno a che fare gli uni con gli altri: l’abbattimento degli alberi sui quali, ricordo, che l’Amministrazione comunale ha assunto un preciso impegno di ripiantarne di nuovi in numero maggiore di quelli abbattuti. Inoltre la quantità di CO2 che verrà abbattuta attraverso la realizzazione della tramvia è lungamente maggiore rispetto alla diminuzione delle emissioni di CO2 assicurata dalla presenza degli alberi. Ancora più grave è l’opposizione allo scudo verde perché anche questo è un presidio di legalità dato che è strumento di controllo finalizzato a migliorare la qualità dell’aria che è un bene pubblico di tutti e per tutti che abbiamo il dovere di salvaguardare, tutelare e migliorare. Lo scudo verde non introduce nuovi divieti di circolazione ma potenzia il controllo dei veicoli già soggetti a limitazioni perché inquinanti”.
Pronte le reazioni delle minoranze. Dalla Lega fino alla Lista civica Eike Schmidt, che fin da subito aveva dato adesione all’evento.
“Il Capogruppo PD Milani – replica Guglielmo Mossuto – conosce e vede in piazza solo un’opposizione organizzata dai partiti di centrodestra. Quando la sinistra si sente contestata a casa sua allora “rigira la frittata” sminuendo tutti coloro che, a nome di tanti Comitati spontanei, sta testimoniando il malcontento che serpeggia nei quartieri”.
“La verità – sostiene Mossuto – è che questa Amministrazione da quando si è insediata non ne ha azzeccata una di scelta. Ha sempre rincorso falsi problemi come le keybox o gli affitti brevi oppure la solita propaganda anti Governo senza mai pensare ai problemi veri di Firenze. D’altronde parlare di sicurezza non vi riesce siete allergici all’ordine pubblico. Voi da sempre, sin da quando eravate “ragazzi da corteo”, vi piaceva di più il disordine”.
“La gente che, come ieri, va in piazza va rispettata perché ha diritto di esprimere il proprio dissenso. Caro consigliere Milani siamo in Italia non in qualche altro Paese dove è negata la libera espressione del pensiero”.
Duro anche il consigliere comunale della Lista civica Eike Schmidt, Massimo Sabatini: “La risposta alla piazza di cittadini di ieri del Capogruppo PD Luca Milani dimostra quanto sorda e lontana sia l’attuale amministrazione. Anziché ascoltare si tenta soltanto di politicizzare per appigliarsi a temi ideologici. Nel far ciò viene automatico, come è abitudine da trent’anni nel PD, di darsi ragione da soli. L’impulso più antidemocratico che esista nella gestione di una città. Uno sprezzante rifiuto che è traducibile con la frase: si fa così e basta e neppure ci interessa dialogare con chi protesta. È infatti normale per il PD, obbligare le persone a cambiare macchina, obbligare chi se lo può permettere a pagare anche per parcheggiare nella sua città (pur non dandone certezza), decidere arbitrariamente chi può entrare oppure no senza tener conto delle necessità professionali e personali che famiglie e imprese possono avere. Nulla conta se per far ciò si abbattono migliaia di alberi ad alto fusto, perché nella compagine di comando c’è la sigla dei Verdi e dunque questa etichetta ideologica basta a far diventare belle le azioni che invece sono terribili e vissute con strazio dai cittadini che vi abitano. Anziché questa piazza educata preferiscono ascoltare quelle violente o quelle che si presentano a Palazzo Vecchio e imbrattano tutto di vernice”.
“La manifestazione di ieri in piazza Signoria, che ha visto la partecipazione di un gran numero di cittadini fiorentini, non era affatto una riunione partitica – affermano, invece, Angela Sirello e Matteo Chelli di Fratelli d’Italia – di esclusivo appannaggio dello schieramento di centrodestra, bensì una protesta aperta a tutte le forze politiche disposte ad ascoltare le rimostranze dei comitati. Dispiace, pertanto, che la maggioranza del Partito Democratico cerchi di sminuirne il portato e l’importanza sulla base del disaccordo con l’operato dell’amministrazione: governare una città significa tenere in considerazione tutti, anche coloro che non sono soliti battere le mani”.
Interviene anche il consigliere di Noi Moderati, Luca Santarelli: “I fiorentini si lamentano che qualcosa non va? Il PD, per bocca del suo capogruppo a Palazzo Vecchio, replica che sono manovrati dal centrodestra. Certo, perché in realtà tutto è perfetto nella nostra città: solo una maggioranza silenziosa e una minoranza educatamente rumorosa che la rappresenta dissentono. Chissà perché”.
“Senza violenza, senza parole fuori luogo ma in modo trasversale – riconosce Santarelli –, i fiorentini sono scesi in piazza Signoria ieri per dire che l’amministrazione non ascolta e non dialoga. L’amministrazione non è disponibile a confrontarsi con la città, sostenendo sempre che vada tutto bene, ma non va tutto bene. Non esiste più una zona sicura, un degrado senza precedenti attanaglia ormai tutti e cinque i quartieri, a partire dal centro. Il comunicato di Milani dà l’esatta misura della distanza di questa amministrazione di sinistra dalla vita vera dei fiorentini e la totale mancanza di volontà di creare un ponte di dialogo con la gente, di qualunque convinzione politica. Così il nostro territorio, già duramente provato dal degrado, non potrà che peggiorare”.
Copyright fotografie La Firenze che vorrei (a cura di Stefano Chianucci)