La Firenze sui giornali di sabato 15 marzo

© 2025 Andrea Torrini
The Day After: la giunta Funaro fa letteralmente acqua da tutte le parti. Lettura e commento dei giornali di oggi

 

Per il terzo anno di fila i fiorentini hanno dovuto assistere a scene inquietanti (nella migliore delle ipotesi) e tragiche (nella peggiore), che hanno riportato, alla mente delle generazioni precedenti, le angoscianti immagini del 1966. Non potevano non aprirsi, i giornali di oggi, coi racconti delle ore di ieri che hanno tenuto tutti col fiato sospeso: non solo Corriere Fiorentino, La Nazione Firenze, La Repubblica Firenze, ma anche il Tirreno, nazionale e locale, e perfino il giornale di Vicenza, L’Arena, La Gazzetta di Parma e il Messaggero Veneto hanno riportato in dettaglio della situazione verificatasi ieri non solo nel capoluogo toscano, ma anche nelle zone limitrofe come Sesto Fiorentino, Signa, Lastra a Signa, Prato e anche in prossimità del Mugello; l’Arno è arrivato a 4.29 metri rispetto agli Uffizi, scuole, musei, parchi e centri commerciali chiusi, spostamenti limitati, centinaia di sfollati («Almeno siamo vivi», provano a consolarsi quelli di Pontassieve intervistati da Repubblica Firenze…), mentre il Bilancino si riempiva e altri fiumi, come il Rimaggio (prima volta in quarant’anni, riporta una negoziante storica di Sesto raggiunta dal Corriere Fiorentino), la Sieve e il Lamone, hanno ceduto ed esondato. Come nel 2023, il disastro avviene alla vigilia di Fiorentina-Juventus: all’epoca, Giani e Nardella si pronunciarono per farla giocare ugualmente, dimostrando come la “sinistra attenta al popolo” sia in realtà più attenta agli introiti del big match per eccellenza nella nostra città; oggi i più, tra cui Tuttosport, sottolineano la possibilità di rinvio, secondo il Corriere dello Sport, però, per ora si gioca. Una serie di problematiche che permette di dire, letteralmente, che la giunta Funaro fa acqua da tutte le parti. Sul fronte turismo, la nuova legge regionale sulla destinazione d’uso, che comporta il cambio della categoria catastale per un gran numero di strutture ricettive, preoccupa gli albergatori mugellani (approfondimento della Nazione fiorentina), mentre sulla legge del fine vita, promulgata ieri dal governatore Giani, vede ancora l’opposizione dei Pro Vita e delle 25.000 firme da loro raccolte (secondo quanto riporta il Corriere Fiorentino). Riguardo all’economia, sono da quantificare i danni, gli ennesimi, che deriveranno ai commercianti e alle piccole e medie imprese di Prato, Sesto e Campi Bisenzio (ieri chiusi I Gigli e Ikea), ormai martoriati dall’incuria della giunta di Palazzo Vecchio e dal suo distacco green dalla realtà. (JCM)

Foto in copertina (© 2025 Andrea Torrini)