La rinascita mancata delle Mulina. Lista Schmidt e Noi Moderati: “La Fondazione per le Cascine rischia di partire azzoppata”

GERMOGLI PH: 16 APRILE 2025 FIRENZE PARCO DELLE CASCINE IPPODROMO LE MULINA IN STATO DI ABBANDONO DEGRADO
Ancora nessuna fondazione, nuove cause al TAR e un parco pubblico senza visione condivisa

 

E’ il Comune di Firenze a finire sotto accusa da parte della Lista civica Eike Schmidt e del Gruppo Misto – Noi Moderati per la gestione dell’intera vicenda dell’ex ippodromo Le Mulina. In una nota congiunta, Eike Schmidt, Paolo Bambagioni e Luca Santarelli hanno puntato il dito: scaricare responsabilità sugli attuali gestori è «in malafede», e la scelta dell’amministrazione Funaro di aprire una nuova causa al TAR allungherà ulteriormente i tempi, aumentando costi e incertezze se non si raggiunge un accordo rapido: «Può succedere di sbagliare, ma perseverare nell’errore non va bene per una pubblica amministrazione”.» se non si raggiunge un accordo rapido.

Al centro della polemica c’è anche la cosiddetta Fondazione per le Cascine, annunciata nel corso delle amministrazioni Renzi, Nardella e Funaro, ma a oggi ancora non formalmente costituita. Senza uno spazio come Le Mulina, avvertono i consiglieri, “la nascitura Fondazione per le Cascine rischia di partire azzoppata”, sottolineando che un parco come le Cascine ha bisogno di una gestione che integri attività culturali e commerciali per sostenere le spese e garantire la manutenzione.

Il progetto è contestato anche da esponenti della sinistra, come Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune), secondo cui la fondazione rappresenterebbe una forma di “privatizzazione” del parco e un allontanamento dalla gestione pubblica. Palagi ha presentato una mozione per chiedere trasparenza e coinvolgimento, criticando i piani che prevederebbero l’uso dell’area delle Mulina per studentati o ristorazione, giudicati inadeguati. Il dibattito resta acceso: da un lato l’accusa al Comune di immobilismo e conflittualità, dall’altro il rischio che la Fondazione parta senza basi solide né consenso politico. Al momento mancano documenti ufficiali, una bozza dello statuto o un piano economico, e il rischio è che, senza una svolta, l’intero progetto resti fermo al palo.

Foto: Copyright Fotocronache Germogli

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