Il TAR del Lazio ha capovolto il contenuto della circolare del Viminale sulla possibilità di check-in da remoto per chi usufruisce del servizio Airbnb; con una notizia ripresa tanto da Repubblica Firenze, Corriere Fiorentino e Tirreno Firenze quanto, addirittura, dalla Tribuna di Treviso e dal Messaggero Veneto, non c’è più l’obbligo del check-in in presenza. Ma a Firenze, fanno sapere da Palazzo Vecchio, le normative sono altre e basate su fondamenta completamente diverse, ragion per cui, anche per motivi di igiene e decoro, il divieto permane. E se parte dell’opposizione cittadina (Forza Italia e Fratelli d’Italia; favorevole invece Eike Schmidt) insorge indignata, i comitati cittadini festeggiano ma sono consapevoli che la battaglia per la tranquillità e il decoro dei condomini va molto oltre. Arriva intanto un altro rinvio in extremis per lo Scudo Verde, che inizierà a erogare multe non dal 1° giugno, ma dal 1° luglio, mentre la ZCS è ancora in fase di rodaggio per via delle 50.000 targhe ancora non registrate, fanno sapere da Tirreno Firenze, Nazione Firenze e Corriere Fiorentino. Cresce l’opposizione dei residenti al parcheggio in via del Cestello, un’opposizione manifestatasi ieri con decine di attivisti di Salviamo Firenze e altri comitati che si sono ritrovati per protestare contro la scelta di una zona ad alto rischio idraulico; alcuni, infatti, ripresi dalle telecamere del Tirreno Firenze e del Corriere Fiorentino, erano vestiti da subacquei proprio per evidenziare con ironia la cosa. Domani è previsto, sulla scia della giornata di ieri, un consiglio aperto alla cittadinanza alla sede del Q1 in Piazza Tasso alle 20:30. Prosegue, sempre nel quadro delle “grandi opere”, l’abbattimento degli alberi: stavolta è toccato a 19 pini a Bellariva, e il disco rotto del «li ripianteremo» da parte dell’assessore Giorgio ha infuocato ancora di più gli animi, sia dei residenti che dell’opposizione. Da questo clima artatamente creato da un’amministrazione che tutto può dirsi, fuorché democratica, è nata una scritta sul Ponte da Verrazzano («Mafiosi, ogni albero abbattuto 1 bambino morto») che ha suscitato reazioni isteriche, scomposte e anche scandalose laddove lo stesso Giorgio e il capogruppo Milani hanno pensato bene di fare paragoni indegni, ipocriti e fuori luogo con la Strage dei Georgofili e i bambini di Gaza, il tutto per una frase che non conteneva alcuna minaccia né alcuna violenza, ma un semplice epiteto che peraltro, visto il comportamento delle istituzioni cittadine in un gran numero di occasioni (dall’imposizione di A-Pass, Cerbero e Scudo Verde fino alla tranvia e all’abbattimento stesso degli alberi, passando per gli scandali comprovati relativi a certe aziende con cui fanno affari non trascurabili) e la loro stessa reazione a ciò, potrebbe apparire tutt’altro che improprio. Su ciò si sono soffermati il Corriere Fiorentino e La Nazione Firenze, sulla quale ultima leggiamo, come sul Tirreno Firenze, della chiusura del Centro Margherita di Careggi per lavori di ristrutturazione («Ci piove», dicono»), informando però in ritardo e senza alcun preavviso le gestanti, a riprova del rispetto mostrato sia verso le mamme che verso le generazioni nascenti da parte delle istituzioni. (JCM)
In copertina: Copyright Fotocronache Germogli