Le colline dell’Oltrarno sotto assedio: l’allarme di Costa Scarpuccia tra cantieri e resort di lusso

COSTA scarpuccia

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“Chi ha dato quei permessi?”: dopo il caso dell’ex Teatro Comunale, anche le colline fiorentine rischiano di diventare terreno di conquista per il lusso a ogni costo

 

Dopo la debacle internazionale del famigerato cubo nero all’ex Teatro Comunale, ora sono le colline dell’Oltrarno a finire sotto i riflettori: nuovi cantieri invasivi e una distesa di gru minacciano di trasformarne radicalmente il paesaggio dei colli fiorentini, scatenando l’allarme tra i residenti: da Costa San Giorgio a Bellosguardo, cantieri e gru stanno cambiando il volto di aree storicamente fragili.

Tra i casi più discussi c’è il progetto di un resort di lusso da 100 camere nell’ex caserma Vittorio Veneto a Costa San Giorgio, su una collina a rischio geologico, che, nonostante i permessi, non è ancora partito. A pochi metri, in Costa Scarpuccia, i lavori procedono tra le proteste: la collina è stata sbancata, alberi abbattuti e una peschiera dell’800 trasformata in piscina per un complesso residenziale di lusso, progettato dallo studio Marco Casamonti & Partners per un committente statunitense.

Qui i residenti, guidati dal comitato Canneto Le Coste, denunciano la mancanza di trasparenza sui permessi e l’impatto ambientale in un’area con vincoli paesaggistici e rischi idrogeologici. Come riporta il Corriere Fiorentino, Palazzo Vecchio ha risposto laconica a un’interrogazione del consigliere Alessandro Draghi, definendo l’intervento “conforme” agli strumenti urbanistici, ma senza fornire ulteriori chiarimenti.

L’appello del Comitato Canneto Le Coste:

Ora che il vaso di Pandora è stato scoperchiato, vediamo se esiste un filo conduttore che lega quanto è stato fatto all’ex teatro comunale di Firenze e a quello che diventerà l’ennesimo resort di lusso nel cantiere in atto in Costa Scarpuccia. Chi ha dato i permessi per abbattere così tanta vegetazione? Chi ha dato i permessi per devastare un’intera collina? Chi ha dato i permessi per realizzare da una peschiera dell’800 una piscina? Chi ha dato i permessi per costruire su quel complesso con vincoli architettonici e paesaggistici in una zona fragile a rischio idrogeologico? Se da una parte il dado, pardon.. il cubo è stato tratto, qui forse siamo ancora in tempo a fermare anche questo scempio che, tralasciando il fattore estetico, porterà solo ricchezza a chi dei soldi non sa che farsene. Qualcuno dovrà farsi carico di dare queste risposte in maniera chiara e trasparente. Il comitato Canneto le Coste (che a inizio lavori non è mai stato interpellato) chiede che venga fatta luce su quanto sta succedendo.

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