Le mura dantesche diventano un’altra bolgia per Firenze: rischio tre mesi di stop, anzi, quattro. Cospicuo il finto Made in Italy, veri i problemi di casa e debiti. La Firenze sui giornali di domenica 14 dicembre

GERMOGLI PH: 18 MARZO 2025 FIRENZE PROSEGUONO I LAVORI PER LA REALIZZAZIONE DELLA NUOVA LINEA DELLA TRAMVIA CHE COLLEGHERA' FIRENZE A BAGNO A RIPOLI NELLA FOTO GLI OPERAI A LAVORO SUL CANTIERE DI VIALE EUROPA

Condividi sui social

Si fa sempre più concreta l’ipotesi tubi per aggirare le mura rinvenute nel sottosuolo di piazza Beccaria e continuare la costruzione della tranvia: il rischio consiste in un possibile stop di tre mesi secondo La Repubblica Firenze, quattro per Il Tirreno Firenze. Ma da un’inchiesta de La Nazione Firenze emerge la contrarietà maggioritaria dei residenti, che criticano la mancanza di previdenza su un fattore già ampiamente conosciuto come i reperti interrati dagli scavi del Poggi e desiderano unicamente la fine di questi cantieri che hanno già messo a repentaglio i loro introiti e l’esistenza stessa delle loro attività: dovrebbero piuttosto farsi sentire coloro che nel 2008 votarono, intelligentemente, contro la realizzazione della tranvia e il cui verdetto è stato vilmente disatteso. Stessa atmosfera si respira in zona San Gallo, dove è bastato un cubo per bloccare l’afflusso di luce naturale al civico 90; da queste parti, lamentano i residenti al Corriere Fiorentino, ci si trova un blocco di cemento alto 23 metri quando loro stessi non hanno potuto apportare modifiche neanche minime chi alle finestre, chi al terrazzo. E salgono, intanto, le tasse per chi fa affitti brevi su più di due appartamenti, con buona pace degli alti lai delle associazioni di categoria sulla «vittoria della lobby degli hotel» (La Nazione Firenze). Nel frattempo, Il Tirreno Firenze, forse con un’allusione a celebri colleghi, parla di «Sfratto Quotidiano» e riporta dati agghiaccianti a partire dalle ultime vicende dei suicidi in Toscana: per ogni 100 famiglie, 3 sono costrette a vivere nelle case popolari; nel 2024 le richieste di sfratto presentate all’Ufficiale Giudiziario sono state ben 6.244 di cui 1.705 eseguite. Sulle 49.924 unità ERP disponibili nel 2022, 4.682 sono ancora sfitte, di cui 2.281 in attesa di manutenzione e finanziamento e 668 “solo” di manutenzione. Salgono anche gli indebitamenti: non è ancora iniziato il 2026 e già si contano 90 procedure per l’anno che viene, informa La Repubblica Firenze. 2.000€ sono spariti alla tabaccheria Nardin in via della Vigna Nuova, ma per l’ennesima spaccata, in occasione della quale sono stati trafugati anche decine di gratta e vinci e pacchetti di sigarette, nella notte tra venerdì e sabato, riporta il Corriere Fiorentino. I fondi per i quartieri, invece, sono ancora bloccati: la delibera sul decentramento amministrativo ancora non è entrata in vigore, la sindachessa traccheggia e le opposizioni, chiaramente, attaccano, come si legge su La Nazione Firenze. I fronti si rovesciano sul caso Albanese, dove a contrattaccare è invece la CGIL, la quale accusa il governo di voler «limitare la libertà d’insegnamento, depotenziare l’autonomia scolastica, censurare i laboratori di didattica inclusiva e aperta ai problemi contemporanei» in una «canea reazionaria scatenata dalla maggioranza di governo e dal Ministero dell’Istruzione», rievocando i totalitarismi relativamente all’invio degli ispettori a Massa e a Pisa da parte del ministro Valditara (La Repubblica Firenze). Ne servirebbero, piuttosto, per fare luce sulla filiera del falso Made in Italy che ha invaso il centro città insediandosi nelle botteghe chiuse e dando vita a «un pazzesco dumping interno che ha cancellato tutta la produzione media fiorentina», come hanno raccontato alcuni artigiani al Corriere Fiorentino. (JCM)

 

In copertina: Copyright Fotocronache Germogli