Leoncavallo e il teatro della politica: Le nostre città chiedono sicurezza, non operazioni politiche

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Di Paolo Ermini

Anche tanti italiani che non votarono per il centrodestra alle ultime elezioni politiche si aspettavano dal governo Meloni una svolta per la sicurezza nelle nostre città. Invece è rimasto tutto come prima, anzi la situazione è peggiorata. E allora il governo che fa per non essere accusato di inadempienza e di aver tradito la fiducia di chi votò per Meloni e alleati? Sgombera il Leoncavallo, un centro sociale nato da una occupazione abusiva ma che in trenta anni è diventato comunque un centro culturale più che un fortino di ribellione sociale.

Personalmente non ho alcuna propensione per i centri sociali sparsi sul territorio, e penso che le occupazioni siano una piaga sociale che quasi sempre colpisce piccoli proprietari che lo Stato non sa difendere.

Ma è evidente che il caso del “Leonka” e’ tutto politico e niente ha a che fare con la sicurezza dei cittadini. E la riprova sta nel fatto che il ministro dell’Interno Piantedosi si è ben guardato dal preavvertire tramite la prefettura il sindaco di Milano Sala.

Adesso la sinistra radicale organizzerà una grande manifestazione nazionale e la premier potrà così dichiarare che la destra senza macchia e senza paura ripristina la legalità sempre e comunque, a spada sguainata. Propaganda. Ridate uno straccio di convivenza serena e civile alle nostre città: questo era il compito che vi era stato affidato dalla volontà popolare.

 

Pubblicato per concessione dell’autore.