L’IA intervistata boccia il “cubo nero” e spuntano pure i “palloni verdi”: scene psichedeliche nella Firenze funariana, ma dei test antidroga si parla solo a Prato. La Firenze sui giornali di martedì 2 settembre

MANCINI EDIT

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Una città che semplicemente non ha senso, quella che ha da poco passato il primo anno di mandato Funaro: sembra degno di un quadro surrealista lo scenario dei consiglieri d’opposizione col «cubo in testa» (Il Tirreno Firenze, ma la fotografia è uscita sulla sezione fiorentina di Repubblica e sul Corriere Fiorentino), mentre La Nazione Firenze, che pure ne ha parlato, ha intervistato un’indiscutibile autorità in materia come l’Intelligenza Artificiale, che l’ha comunque bocciato anch’essa. Nel frattempo, a Massa Marittima abbiamo i sindaci di due paesi rimasti senza rete e telefoni per due giorni a causa di un blackout che si sono dovuti rivolgere a dei call center di Tirana, rimbalzati da un assistente all’altro: per una volta hanno sperimentato la vita quotidiana dei “comuni mortali”, vien da pensare a leggere la notizia sul Corriere Fiorentino. E se c’è chi rimane senza connessione internet, sulla collina di Careggi spuntano invece i “palloni verdi”, trasmittenti di Raiway, collocati sopra un edificio in via dei Massoni e già oggetto della stessa indignazione e contrarietà del “cubo nero”. Proprio il Corriere, tra parentesi, a proposito di quest’ultimo ha ricordato di quanto sia stato minimo il taglio all’altezza, quella della cui torre più alta fu ridotta dieci anni fa di soli due metri. Segno che il problema fu già sollevato. Terminato questo inciso, e questo incubo febbricitante (purtroppo, però, realissimo), i problemi “normali” sono quelli di sempre: dai molteplici casi di delinquenza riportati su La Nazione Firenze (una venticinquenne violentata nel bagno della discoteca esattamente come la 27enne di qualche mese fa, l’aggressione di una baby gang «verosimilmente magrebina» a un quattordicenne nostro concittadino e la beffa dei genitori costretti ad accompagnare in macchina i figli a scuola con buona pace di tutto il polverone e il caos generato dalla tranvia e dalla sua espansione, che peraltro genera ingorghi particolarmente in via Lorenzo il Magnifico) agli scioperi dei direttori del Ministero della Giustizia a Novoli e dei lavoratori dei trasporti pubblici (Corriere Fiorentino) alle condizioni pietose di Sollicciano, denunciate addirittura da +Europa (Il Tirreno Firenze), senza farsi mancare la perdita dell’esclusiva UISP sul Velodromo dopo 155 anni per mancanza di un accordo economico (La Repubblica Firenze e La Nazione Firenze). Occhio anche alla «raffica di sanzioni» che si prospetta a causa dell’iniziativa Viali Liberi del Comune, denunciata dal coordinatore comunale di Fratelli d’Italia, Jacopo Cellai, sul Tirreno Firenze. In tutto ciò l’amministrazione non poteva non giocare la carta del Palwashing per tentare di coprire moralmente le proprie vergognose responsabilità di distruzione della città, per la quale qualsiasi giunta di qualsiasi città civile si dimetterebbe o verrebbe cacciata a furor di popolo: passa anzi quasi in sordina, per l’effetto mediatico del dibattito sul cubo nero, pur negato in aula consiliare, la decisione di interrompere i rapporti con Israele, alla quale infatti La Repubblica Firenze e La Nazione Firenze, non certamente testate ingenerose col PD, hanno dedicato solo brevi trafiletti. E se quest’ultima titola trionfante «Si decolla» per il primo sì, condizionatissimo, all’ampliamento dell’aeroporto di Peretola, chi lotta per non venire definitivamente affossato è l’ex capogruppo pratese di FdI Tommaso Cocci, per il cui caso la Procura ha chiesto i verbali dei test antidroga in Comune, in osservanza alla mozione da egli presentata il 17 gennaio scorso nella quale ne chiedeva di periodici per l’allora sindachessa come per assessori e consiglieri (si ritiene infatti, e il Corriere Fiorentino, lo dice, che lo scandalo emerso sia collegato anche a questo: chi ha più memoria televisiva ricorderà come fu stroncato un servizio delle Iene di metà anni 2000 sui test antidroga in Parlamento). Il candidato del centrodestra Alessandro Tomasi, imperturbato, sarà comunque a Scandicci domani per la prima assemblea regionale della sua civica: anche questo è annunciato in un trafiletto del Corriere. (JCM)